centro storico, strada chiusa da piazza palazzo 

Cantiere in via Marrelli: protesta dei negozianti

L’AQUILA. Subiscono danni fisici e morali nel tentativo di difendere i propri clienti aggrediti da alcuni passanti, denunciano tutto alle forze dell’ordine e poi si prendono una settimana di ferie...

L’AQUILA. Subiscono danni fisici e morali nel tentativo di difendere i propri clienti aggrediti da alcuni passanti, denunciano tutto alle forze dell’ordine e poi si prendono una settimana di ferie per riprendersi dall’accaduto. Quando riaprono scoprono, però, di essere finiti loro “in galera”. È questa la sensazione vissuta dai gestori dell’Hot Shot, locale in via Marrelli non più di un paio di settimane fa travolto anch’esso da uno degli episodi di violenza che continuano a verificarsi nel centro storico.
Due giorni fa decidono, così, di rimboccarsi le maniche e riaprire l’attività pronti a lasciarsi alle spalle la brutta esperienza. E lì l’amara scoperta: il cantiere di piazza Palazzo si è allargato senza lasciare libero il passaggio ai pedoni, con i clienti adesso costretti a fare il giro da via Sallustio.
«Sapevamo che sarebbero partiti i lavori di pavimentazione della piazza, ed è un bene, oltre che un lustro per la città» dice Riccardo Di Marco, titolare dell’Hot Shot insieme alla sua compagna. «Non mi spiego, però, come mai solo in questo caso non sia stato previsto un passaggio pedonale com’è successo per tutte le altre piazze oggetto di riqualificazione. Il danno economico che stiamo già sperimentando è cospicuo, e l’afflusso di clienti quasi azzerato. Anche perché via Marrelli sembra in stato di abbandono, tra la mancanza d’illuminazione e le scorribande di soggetti poco raccomandabili, spesso dediti ad attività di spaccio e consumo di sostanze, come quelli che ci hanno aggredito una decina di giorni fa. Siamo ancora scossi, ma non ci siamo arresi nonostante il contraccolpo psicologico, specie per la mia compagna, che ha riportato contusioni a un braccio e a una gamba», racconta. «Anche perché abbiamo aperto l’attività quattro anni fa scommettendo sulla rinascita del centro, senza mai pentircene nonostante la pandemia, l’aumento dei prezzi dovuti alla guerra in Ucraina, né tantomeno a seguito dell’aggressione subita. Certo, uno sgambetto di questo genere non ce l’aspettavamo, con via Marrelli improvvisamente ridotta a un vicolo cieco e buio, che scoraggia per forza di cose l’accesso al locale. Tanto che ho cercato di mettermi in contatto con il sindaco e il vicesindaco attraverso i loro uffici, anche se sono ancora in attesa. Sinceramente sono molto preoccupato, l’ottimismo sta venendo meno anche in considerazione del fatto che, salvo imprevisti, il cantiere non si muoverà prima del 17 novembre. Io, comunque, se le cose non dovessero cambiare, di questo passo non so se arriverò a “mangiare il panettone”».
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