Carsoli, operaio minaccia i carabiniere: "Sono musulmano e sparo ai vostri figli"
Kosovaro residente in Abruzzo denunciato per le minacce ai militari dopo essere stato fermato a un posto di blocco
CARSOLI. «Ti spariamo, siamo musulmani e non abbiamo paura di nulla». Queste le minacce ai carabinieri che hanno fatto scattare un’indagine nei confronti di V.Z., kosovaro residente a Carsoli.Il giovane straniero è accusato di violenza e minacce per avere intimidito con avvertimenti e insinuazioni due carabinieri a un posto di blocco.
Un maresciallo e un appuntato, entrambi in servizio nella caserma di Vallinfreda, a pochi chilometri da Carsoli, hanno fermato due macedoni della Piana del Cavaliere che viaggiavano a bordo di un Fiat Iveco. Mentre eseguivano l’identificazione dei due operai la situazione è diventata incandescente. Uno di loro, V.Z., si è improvvisamente scagliato contro la pattuglia e ha cominciato a minacciare i due militari dell’Arma. «Ti spariamo», avrebbe affermato lo straniero rivolto a uno dei due, «qui finisce male». Le minacce sono continuate e hanno chiamato in causa anche i familiari dei militari. «Siamo musulmani», avrebbe aggiunto il macedone, «non abbiamo paura né di te e neanche di lui. Sappiamo chi siete e che avete dei figli».
A quel punto lo straniero ha circoscritto le intimidazioni aggiungendo che uno dei due aveva «due figli di tre e otto anni». Questa situazione non ha però intimorito i due militari, né gli ha impedito di procedere alle accuse nei loro confronti. Sono così state avviate le indagini dalla procura della Repubblica di Avezzano e ora il giovane, difeso dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, è accusato di resistenza a pubblico ufficiale. Rischia la reclusione da sei mesi a 5 anni. (p.g.)
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