Domani l’incontro con le società Fintecna, Cineas e Reluis per accelerare l’iter della ricostruzione leggera
Case B e C, Cialente convoca un vertice
Il Comune: troppi ritardi e incongruenze nell’esame delle pratiche
L’AQUILA. Pareri che contengono troppe incongruenze, tali da trasformare in un percorso ad ostacoli l’iter procedurale per ottenere i contributi necessari per la ristrutturazione delle case classificate B e C. Così il Comune ha deciso di convocare le società Fintecna, Reluis e Cineas, che hanno il compito di esaminare le domande, per sollecitare tempi più rapidi per la definizione delle pratiche.
L’incontro si terrà domani e in particolare il sindaco Massimo Cialente e l’assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano chiederanno a Cineas di potenziare la struttura, dotando gli «sportelli» aperti all’Aquila di un numero più consistente di tecnici.
«Finora i maggiori ostacoli incontrati nel rilascio dei nulla osta, sono imputabili a Cineas» ha affermato Di Stefano «che è presente qui con pochissime unità e che continua ad operare tagli e ad esprimere pareri che contengono incongruenze. Una situazione che di fatto appesantisce il processo di rientro nelle case B e C. Cineas deve accelerare e semplificare le verifiche, altrimenti non faremo passi avanti».
Un segnale chiaro, quello che il Comune intende lanciare, anche alla luce delle contestazioni espresse dagli ordini professionali che continuano a puntare il dito contro la mancanza di chiarezza. «Assistiamo a un balzello confuso e cervellotico di disposizioni» ha più volte denunciato il presidente dell’Ordine degli ingegneri Paolo De Santis che ha chiesto al prefetto di convocare una riunione urgente per chiarire, con tutte le parti in causa, le procedure e i comportamenti dell’intero ciclo della ricostruzione».
Troppe per gli ordini professionali le pratiche «congelate» ed estenuante il via vai dei professionisti davanti al presidio Cineas.
Una situazione che per il sindaco Cialente «va assolutamente risolta. Ho chiesto un incontro» ha spiegato «perché il meccanismo non sta funzionando come dovrebbe. Cineas deve potenziare la sua struttura, tanto più che per l’esame delle domande il Governo, attraverso un decreto, ha stanziato una somma esorbitante che si aggira intorno ai 12 milioni di euro. Da mesi vado ripetendo che bisogna accelerare l’avvio dei lavori di ristrutturazione delle case B e C.
Attualmente sono pochissimi i cantieri aperti e voglio ricordare a tutti che abbiamo ancora settemila sfollati sulla costa. Molti di loro potranno rientrare all’Aquila solo quando si libereranno i posti nelle caserme e negli alberghi. Posti attualmente occupati, per lo più, da famiglie che hanno le case B e C. Per questo abbiamo la necessità di accelerare i tempi delle ristrutturazioni. Vogliamo che per questi interventi si impieghino gli stessi tempi utilizzati, ad esempio, per la realizzazione dei Moduli abitativi provvisori in alcune frazioni. Ad Arischia sono bastati 60 giorni».
Per Cialente, proroga a parte, sarà necessario smaltire tutto il pregresso (alcune migliaia di pratiche) entro il mese di gennaio.
«La cosa che tutti devono comprendere» ha concluso «è che questi ritardi stanno causando un dispendio enorme di soldi. E si tratta di denaro che togliamo alla ricostruzione della nostra città».
L’incontro si terrà domani e in particolare il sindaco Massimo Cialente e l’assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano chiederanno a Cineas di potenziare la struttura, dotando gli «sportelli» aperti all’Aquila di un numero più consistente di tecnici.
«Finora i maggiori ostacoli incontrati nel rilascio dei nulla osta, sono imputabili a Cineas» ha affermato Di Stefano «che è presente qui con pochissime unità e che continua ad operare tagli e ad esprimere pareri che contengono incongruenze. Una situazione che di fatto appesantisce il processo di rientro nelle case B e C. Cineas deve accelerare e semplificare le verifiche, altrimenti non faremo passi avanti».
Un segnale chiaro, quello che il Comune intende lanciare, anche alla luce delle contestazioni espresse dagli ordini professionali che continuano a puntare il dito contro la mancanza di chiarezza. «Assistiamo a un balzello confuso e cervellotico di disposizioni» ha più volte denunciato il presidente dell’Ordine degli ingegneri Paolo De Santis che ha chiesto al prefetto di convocare una riunione urgente per chiarire, con tutte le parti in causa, le procedure e i comportamenti dell’intero ciclo della ricostruzione».
Troppe per gli ordini professionali le pratiche «congelate» ed estenuante il via vai dei professionisti davanti al presidio Cineas.
Una situazione che per il sindaco Cialente «va assolutamente risolta. Ho chiesto un incontro» ha spiegato «perché il meccanismo non sta funzionando come dovrebbe. Cineas deve potenziare la sua struttura, tanto più che per l’esame delle domande il Governo, attraverso un decreto, ha stanziato una somma esorbitante che si aggira intorno ai 12 milioni di euro. Da mesi vado ripetendo che bisogna accelerare l’avvio dei lavori di ristrutturazione delle case B e C.
Attualmente sono pochissimi i cantieri aperti e voglio ricordare a tutti che abbiamo ancora settemila sfollati sulla costa. Molti di loro potranno rientrare all’Aquila solo quando si libereranno i posti nelle caserme e negli alberghi. Posti attualmente occupati, per lo più, da famiglie che hanno le case B e C. Per questo abbiamo la necessità di accelerare i tempi delle ristrutturazioni. Vogliamo che per questi interventi si impieghino gli stessi tempi utilizzati, ad esempio, per la realizzazione dei Moduli abitativi provvisori in alcune frazioni. Ad Arischia sono bastati 60 giorni».
Per Cialente, proroga a parte, sarà necessario smaltire tutto il pregresso (alcune migliaia di pratiche) entro il mese di gennaio.
«La cosa che tutti devono comprendere» ha concluso «è che questi ritardi stanno causando un dispendio enorme di soldi. E si tratta di denaro che togliamo alla ricostruzione della nostra città».