Case, Cialente sgombera intero edificio

Cese di Preturo, ordinanza dichiara l’inagibilità totale della piastra 19 di Cese di Preturo che sta cadendo a pezzi

L’AQUILA. «Si naviga a vista in un mare tempestoso. Siamo in un momento veramente drammatico». Il sindaco Massimo Cialente ha appena firmato l’ordinanza – che per una beffa del destino è la numero 99 – con cui viene dichiarata l’inagibilità totale degli alloggi della piastra 19 di Cese di Preturo. Al sindaco, di solito prolisso, questa volta mancano le parole. Da Roma non arrivano risposte al suo ultimo, disperato appello. Due giorni fa ha scritto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al premier Matteo Renzi. Ieri, è stato costretto a firmare l’ordinanza che sancisce la completa inagibilità degli alloggi del Progetto Case di Cese di Preturo, siti in via Gian Maria Volonté 4/B, piastra 19, interno 13 e interno 21. Si tratta dell’edificio dove, a causa di infiltrazioni d’acqua e probabilmente al materiale scadente, è prima crollato un balcone e poi, dopo ulteriori accertamenti predisposti dall’autorità giudiziaria, sono risultate «situazioni di grave criticità del sistema strutturale».

Le famiglie ospitate negli appartamenti hanno ora 10 giorni di tempo per lasciarli: verranno sistemate in altri alloggi provvisori. Sull’edificio saranno effettuati ulteriori controlli, affidati a tecnici strutturisti, per deciderne il destino. Certamente, come ribadisce Cialente, non ci sono i soldi per pensare di rimetterlo a posto. «Non so cosa dire», commenta il sindaco, «se non ribadire la drammaticità della situazione. Sono addolorato e mortificato. Addolorato come sindaco, perché capisco il dramma di queste famiglie, costrette a traslochi e spostamenti, con enormi e ingiusti disagi. Di loro comprendo e condivido la frustrazione e la rabbia, il senso di impotenza. Capisco che possano non capire la mia, la nostra situazione. So di tutelare così la loro salute fisica, ma non certo il loro stato d’animo e serenità, quella piccola serenità che forse, a fatica, si erano ricreata. Sono mortificato», aggiunge Cialente, «anche come italiano. Queste case, come peraltro i Map, presentati al mondo come il grande miracolo, ancora una volta mostrano i pesanti limiti, le tare, i vizi, le miserie di questo Paese. Le stesse miserie e vergogne dell’Expò di Milano o del Mose, dove sotto gli occhi del mondo si è ripetuto il rito degli approfittatori, degli avvoltoi e sciacalli che trasformano in occasione di ruberie e imbrogli anche gli appuntamenti decisivi dell’Italia. Comincio a chiedermi seriamente», conclude il sindaco, «se l’Italia potrà farcela, e mi chiedo se non serva ancora più coraggio nelle scelte politiche. Ormai spero solo nei giovani, ma quelli veri, non quelli che sotto l’ombrello di una data anagrafica recente ragionano con le vecchie categorie».

Intanto il Comune informa che gli uffici del servizio assistenza alla popolazione domani resteranno chiusi al pubblico proprio per completare le operazioni di trasferimento degli assegnatari della piastra 19 di Cese di Preturo.

«Nello scusarci per il disagio», scrivono dal Comune, «rendiamo noto che, salvo diversa disposizione, gli uffici riapriranno regolarmente secondo i normali giorni e orari di accesso per il pubblico, e cioè a partire da mercoledì 15 ottobre, dalle 15,30 alle 17».

Romana Scopano

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