Celano, in 7 a processo per l’assedio al bar
CELANO. Gridando e cantando come allo stadio hanno offeso e oltraggiato i carabinieri, li hanno spinti e hanno più volte tentato di forzare il cordone che i militari avevano formato per evitare che...
CELANO. Gridando e cantando come allo stadio hanno offeso e oltraggiato i carabinieri, li hanno spinti e hanno più volte tentato di forzare il cordone che i militari avevano formato per evitare che uno straniero venisse “preso” dalla folla.
Con l’accusa di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale sono stati rinviati a giudizio sette celanesi. Il prossimo 12 aprile dovranno comparire nella prima udienza davanti al tribunale di Avezzano. Si tratta di: Giovanni Cipollone, di 22 anni, Antonio Di Pizio (59), Massimo Luccitti (43), Gianfranco Mandolini (33), Valerio Pandolfi (28), Gianluca Pellegrini (40) e Valentino Taccone (38). I fatti risalgono a novembre 2013, quando a piazza IV Novembre, a Celano, ci fu una violenta lite all’interno di un bar tra un italiano e un kosovaro. I due furono subito separati da alcuni presenti che richiesero l’intervento dei carabinieri e della polizia locale. In poco tempo in piazza si riversò una folla di circa 300 persone che chiedeva “la consegna” dell’uomo. Sul posto arrivò un imponente spiegamento di forze dell’ordine che impedì che la situazione degenerasse. Quando il kosovaro fu portato fuori per essere accompagnato in caserma la folla inferocita se la prese con i carabinieri con cori offensivi del tipo: “La rovina dell’Italia siete voi”, il tutto accompagnato da parolacce, spintoni e calci. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Mario Del Pretaro, Domenicantonio Angeloni, Luca Sanità, Domenico Quadrato e Bianca D’Amore. (m.t.)
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