Celano, reintegrati i dipendenti comunali 

Tornano tutti negli uffici. Erano coinvolti nell’inchiesta che ha portato agli arresti di Santilli e Piccone

CELANO. Sono stati reintegrati i dipendenti del Comune di Celano sospesi dal servizio dopo la bufera giudiziaria che ha travolto l’amministrazione. Si tratta di Daniela Di Censo, dirigente amministrativa e finanziaria; Nazzareno Caferra, responsabile della manutenzione; Luigi Aratari, responsabile dell’urbanistica; i dipendenti a tempo indeterminato Erica Cerasani, Fabrizia Aveani e Daniela Santilli e quelli a tempo determinato Valeria Pacchiarotta, Claudia Stornelli, Franco Felli e Andrea Pandolfi. Nell’ambito dell’inchiesta “Acqua fresca” sugli appalti i carabinieri del nucleo investigativo dell’Aquila avevano arrestato il sindaco Settimio Santilli, il vice Filippo Piccone e altre sei persone tra imprenditori e tecnici: Angelo Valter Specchio (tecnico comunale), Luigi Aratari, Giampiero Attili (ex segretario comunale), Daniela Di Censo (dirigente), Livio Paris (tecnico comunale) e Goffredo Mascitti (imprenditore). Venticinque le misure restrittive. Con la sospensione del primo cittadino il Comune di Celano era stato commissariato. Nel frattempo tra i banchi della maggioranza si erano dimessi il vicesindaco Piccone, l’assessore Barbara Marianetti e la consigliera Angela Taccone. Dopo due mesi il Tribunale del riesame aveva rimesso in libertà Santilli e Piccone. Alcuni capi d’imputazione nei loro confronti erano caduti, ma per entrambi erano state emesse le misure restrittive alternative dell’obbligo di dimora fuori dal comune di Celano (a luglio la Cassazione ha accolto il ricorso annullando il divieto di dimora in città). Ai primi di maggio nuove misure di sospensione dall’attività lavorativa avevano raggiunto i cinque dipendenti comunali: Caferra, Sante Rossi, rispettivamente responsabile e addetto dell’area manutenzione; Fabrizia Aveani, impiegata nell’ufficio ricostruzione; Erica Cerasani, occupata nel settore amministrativo; e Daniela Santilli, dipendente dell’area tecnica. La sospensione dei dipendenti comunali aveva inevitabilmente provocato un rallentamento della macchina amministrativa generando non poche difficoltà nell’espletamento delle pratiche, soprattutto dell’area tecnica. Ora con la revoca dei provvedimenti da parte del gip del tribunale, e il conseguente reintegro dei dipendenti comunali coinvolti nell’inchiesta, tutti gli uffici hanno ripreso le normali funzioni. (f.d.m.)