Centri antiviolenza, sale la richiesta d’aiuto
A Sulmona e Castel di Sangro aumentano le vittime di maltrattamenti. Incontri nelle scuole e flash mob
SULMONA. La fascia d’età maggiormente colpita è quella tra i 30 e 49 anni, seguita da quella tra i 50 e i 56. Sono diplomate e alcune laureate, di diverse estrazioni sociali, soprattutto italiane. La violenza di genere non è questione sociale, insomma, ma culturale: coinvolge donne di ogni ceto e provenienza. Ma c’è ancora tanto da fare a giudicare dai numeri forniti dal centro antiviolenza La Libellula di Sulmona che quest’anno ha visto bussare alle sue porte 72 donne, 16 in più del 2023. Casi in aumento (23) anche al Centro Donna di Castel di Sangro. Nel capoluogo peligno è attiva dal 2015 anche una casa rifugio che nel 2024 ha ospitato 8 donne e 10 minori. Le strutture sono gestite dalla cooperativa Horizon che traccia il bilancio. «La maggior parte delle donne accolte è di nazionalità italiana e si tratta di violenze che si consumano all’interno delle famiglie. Donne vittime dei compagni o di ex partner. Alcune di loro subiscono maltrattamenti da padri e/o fratelli e solo raramente ad agire con violenza è stato un amico o un conoscente della donna. La violenza rilevata più frequentemente è quella psicologica che accompagna molto spesso altre forme di violenza, anch’esse molto frequenti, tra cui quella fisica, economica e sessuale», spiegano Laura Di Nicola ed Elena Bussi, operatrici del centro antiviolenza La Libellula, secondo le quali «la mancanza di posti in emergenza in grado di fornire protezione immediata alle donne e agli eventuali minori è stata una delle criticità maggiori nella gestione dei casi, situazione che ha prodotto in alcune occasioni difficoltà di collaborare con i servizi della rete territoriale oltre che ulteriori disagi alle donne e ai bambini coinvolti». All’interno dei centri antiviolenza lavora un’equipe composta dalla responsabile e coordinatrice di servizio, due psicologhe, due assistenti sociali, due operatrici di accoglienza, un’educatrice e una mediatrice culturale.
Ieri, in occasione della giornata del 25 novembre, sono state numerose le iniziative organizzate sul territorio. I liceali del Classico e dello Scientifico sono stati impegnati in seminari, incontri formativi e proiezioni, mentre, davanti all’ospedale di Sulmona si è svolto un flash mob al quale ha partecipato anche il sindaco Gianfranco Di Piero. (a.d.a.)
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