Chiede sesso alle immigrate per assumerle come badanti: condannato a Pacentro

Due anni all’uomo che attirava ragazze dell’Est con la promessa di un lavoro

PACENTRO. Metteva annunci sui giornali alla ricerca di ragazze dell’Est che fossero in grado di accudire i genitori. Ma una volta contattate e fatte arrivare a Pacentro, le offriva il posto di badante a patto che fossero «gentili» con lui.

Un “vizietto” che è costato caro a Domenico Piccirilli, 40enne di Pacentro. Ieri il giudice lo ha condannato a due anni di carcere, accogliendo in parte la richiesta avanzata dal pubblico ministero, che aveva chiesto per il pacentrano la condanna a sette anni e due mesi. L’uomo era finito sotto processo con l’accusa di violenza sessuale ed estorsione (poi nel corso del rito abbreviato derubricata in minaccia semplice), al termine di un’inchiesta condotta dalla squadra anticrimine coordinata dall’ispettore capo Daniele L'Erario.

A denunciarlo una delle ragazze che aveva contattato tramite il solito annuncio sui giornali, la quale – dopo essersi rifiutata di sottostare alle sue richieste – ha raccontato ogni cosa alla polizia. Nell’arco del mese, oltre a sbrigare il lavoro di badante, le donne dovevano garantirgli rapporti sessuali con continuità. È con le inserzioni su alcuni giornali, che Piccirilli riusciva a contattare le aspiranti badanti offrendo un posto di lavoro a 800 euro mensili. Soldi che, tra l’altro, non avrebbe nemmeno potuto garantire: è disoccupato da tempo e i suoi genitori percepiscono una minima pensione con la quale riescono a stento ad andare avanti. Il suo era solo un escamotage per assicurarsi prestazioni sessuali gratuite. Prestazioni che alla fine gli sono costate un conto con la giustizia molto più salato. (c.l.)

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