Chiesa di Santa Maria della Misericordia: riapertura tra un anno 

Ultime lavorazioni per i restauri delle cappelle laterali E tra breve partirà il cantiere di San Francesco di Paola 

L’AQUILA. Incastonata tra i vicoli stretti del centro storico, tornerà fruibile entro la prossima estate la chiesa di Santa Maria della Misericordia. Sono stati affidati, nei giorni scorsi, i lavori di completamento del restauro delle cappelle laterali.
«L’obiettivo», spiega il responsabile unico del procedimento (rup), Augusto Ciciotti, del Segretariato regionale ai beni culturali «è quello di restituire la chiesa alla città tra la primavera e l’estate 2025».
Intanto, con una determina del nuovo segretario regionale, Matteo Pisi, sono stati affidati alla ditta aquilana Todima i lavori di riparazione, consolidamento e restauro della chiesa di San Francesco da Paola sull’omonima via, a ridosso di via XX settembre.
MISERICORDIA
«Per questo edificio siamo ormai alle ultime lavorazioni» spiega Ciciotti. «Riconsegneremo entro un anno al massimo la chiesa all’Azienda pubblica di servizi alla persona (Asp) che ne è proprietaria». L’edificio, tra Rinascimento e tardo Barocco, ha restituito durante i lavori gli affreschi pressoché intatti della decorazione cinquecentesca.
Rimaste oscurate per secoli, le opere della scuola di Francesco da Montereale sono state presentate lo scorso anno dallo stesso Segretariato. La chiesa era utilizzata prima del 2009, soprattutto per celebrazioni eucaristiche in lingua latina guidate da don Bruno Lima. L’ultima tranche dei lavori, sulle cappelle laterali, affidata a Mario Pelliccione, costerà in totale circa 150mila euro, su un importo finanziato di 300mila e dovrà essere realizzata in 240 giorni.
SAN FRANCESCO DI PAOLA
«Stiamo perfezionando il contratto, tra qualche settimana ci sarà la stipula». L’architetto Ciciotti assicura tempi brevi anche per l’avvio dei lavori nella chiesa a ridosso di via XX Settembre. I lavori di riparazione, consolidamento e restauro sono stati affidati nei giorni scorsi alla ditta Todima per un importo di circa un milione oltre Iva (a fronte di un importo finanziato di un milione e mezzo lordi).
«Si tratta di fondi sufficienti per la parte architettonica strutturale, ma probabilmente non per gli apparati decorativi» spiega Ciciotti. «Il progetto, infatti, non prevede la parte storico artistica. La chiesa, d’altro canto, è molto danneggiata».
Il progetto è stato acquisito dal Segretariato dopo essere stato predisposto dalla parrocchia. Nella determina si specifica che «i lavori dovranno essere espletati nel termine massimo di 540 giorni».
San Francesco di Paola era nota in passato col titolo di Santa Maria di Rascino.
Infatti, deve la sua realizzazione agli abitanti di Rascino che contribuirono alla fondazione dell’Aquila nel XIII secolo.
Distrutta nel 1574, fu ricostruita nel 1618 per mano dell’Ordine dei Minimi, assumendo poi la denominazione attuale sul finire del secolo. L’Ordine fece costruire anche un piccolo convento adiacente alla chiesa sul lato orientale, dove promosse il culto di Francesco di Paola.
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