Chiude il convento dell’Oriente

Tagliacozzo, partono gli ultimi tre frati. Storica decisione dopo 117 anni di attività

TAGLIACOZZO. Chiude dopo 117 anni il convento francescano della Madonna dell'Oriente. Ieri mattina i tre frati rimasti hanno abbandonato la storica struttura religiosa e riconsegnato le chiavi alla curia, proprietaria della chiesa e al Comune, a cui appartiene il convento. Padre Concezio e padre Ludovico sono tornati a San Bernardino all'Aquila, mentre fra' Diodato, che con Tagliacozzo ha sempre avuto per 40 anni un legame particolare tra trasferimenti e ritorni, è andato al convento di Celano. Il trasferimento è stato deciso da padre Carlo Serri, ministro provinciale dei minori d'Abruzzo. La decisione sarebbe stata presa per la carenza di religiosi nella Regione. Delusione e rammarico tra i fedeli che hanno inviato un'accorata lettera al vescovo dei Marsi, Pietro Santoro, alla Provincia dei frati minori e alla cancelleria diocesana per chiedere che la struttura non venga abbandonata a se stessa. A garantire il servizio della messa mattutina quotidiana ci penseranno i frati minori conventuali del convento di San Francesco di Tagliacozzo. Non si sono tirati indietro nonostante le difficoltà e hanno accettato di salvaguardare l'importante funzione che permetterà alla chiesa di restare viva nel Signore. Ad aiutarli nella messa dei giorni festivi dovrà pensarci la Curia che dovrebbe inviare un sacerdote. Resta il problema del convento che non può restare chiuso e in stato di abbandono. Si tratta di una struttura che ha beneficiato dei fondi per il Giubileo ed è stata ristrutturata con la realizzazione di un centro di accoglienza diurno. Il santuario del 1.600 sorge sulle falde del Monte Arunzo a 800 metri di altezza, attorno all'antica cappella che accolse la sacra icona proveniente da Bisanzio. Sembra essere sfumata l'ipotesi di una presa in consegna del convento da parte dei Legionari di Cristo che ci avrebbero ripensato. (p.g.)

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