Chiusura tribunale cinque sindaci riconsegnano le fasce
Raccolto l’appello lanciato dall’avvocato Paolini politici locali invitati a fare pressioni sul Governo
AVEZZANO. La lotta a difesa del tribunale di Avezzano si arricchisce, ora dopo ora, di azioni di protesta contro il provvedimento del governo. Tanto che diversi sindaci della Marsica, dopo l'appello dell'avvocato Franco Paolini, tesoriere del consiglio dell'Ordine di Avezzano, si sono detti pronti a riconsegnare le loro fasce al Prefetto dell'Aquila. Nel frattempo in tribunale, il presidente dell'Ordine degli avvocati, Sandro Ranaldi, insieme ai consiglieri, ha ricevuto i politici del territorio per chiedere un sostegno sulla vertenza. I primi che hanno dato la disponibilità a rimettere il mandato, con una comunicazione ufficiale, sono i sindaci di Cerchio, Gianfranco Tedeschi, di Ortona dei Marsi, Manfredo Eramo, di Castellafiume, Aurelio Maurizi, e a nome delle rispettive amministrazioni i vicesindaci di Celano, Vittoriano Frigioni e di Ovindoli, Marco Iacutone. Altri primi cittadini dei comuni marsicani potrebbero unirsi nelle prossime ore ai cinque che hanno già preso l'iniziativa. All'invito dell'Ordine degli avvocati hanno risposto il vicepresidente del consiglio regionale, Giovanni D'Amico, che nei giorni scorsi ha presentato una risoluzione in merito, i consiglieri Walter Di Bastiano, Giuseppe Di Pangrazio, Daniela Stati e Gino Milano, il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, i consiglieri provinciali Gino Fosca e Felicia Mazzocchi, il coordinatore provinciale del Pdl, Massimo Verrecchia. Gli avvocati hanno illustrato ai politici i motivi sui quali battere per fare pressione sulla commissione e in particolare sul fatto che la struttura di Avezzano sia più grande di quella che dovrebbe accoglierla, cioè il tribunale dell'Aquila. Dei 37 tribunali da chiudere in Italia c'è solo un caso simile, quello di San Remo che andrebbe accorpato a Imperia. Gli avvocati hanno chiesto poi di battere sulla proroga che il tribunale di Avezzano ha alla luce della vicenda del terremoto dell'Aquila, che rinvierebbe la chiusura al 2014. Inoltre L'Aquila non ha ancora un tribunale pronto per ospitare i processi e gli avvocati di Avezzano. I politici hanno ascoltato le richieste e si sono detti disponibili a lavorare in tale senso, fissando un appuntamento per i prossimi giorni. In attesa del consiglio straordinario aperto convocato dal sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio e che si terrà in Tribunale lunedì, è prevista una riunione a Roma con tutti gli ordini forensi dei 37 tribunali da chiudere. Il comune di Avezzano parteciperà con il sindaco e il consigliere Roberto Verdecchia.
Pietro Guida
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