Cipollone: darò un'identità ad Avezzano
Prima uscita del candidato sindaco Pdl. Piccone: figura trasparente
AVEZZANO. «Ho visto nascere 18mila bambini in 23 anni. Mi piacerebbe che partecipassero ora alla crescita di Avezzano. Voglio dare un'identità a questa città». Alla sua prima uscita ufficiale da politico, il primario di Pediatria Italo Cipollone, candidato a sindaco del Pdl, si è presentato con parole rivolte al futuro. E ha voluto subito chiarire: «Sono un fanciullo della politica ma non uno sprovveduto».
Sarà Cipollone, 62 anni, originario della frazione di Cese, a contendersi con altri quattro candidati (per ora) la poltrona dell'uscente Antonio Floris, che a maggio conclude il suo secondo mandato. Il primario "chiamato" dal consigliere regionale Walter Di Bastiano, anch'egli dirigente in ospedale, e "benedetto" dal senatore Filippo Piccone, coordinatore regionale del Pdl, è stato presentato ieri al Noa di Avezzano. «L'ha indicato Di Bastiano. Non si dica che la scelta è imposta da Celano» ha ironizzato Piccone, più volte accusato dai suoi avversari di avere "celanesizzato" la politica locale.
Erano presenti anche il coordinatore provinciale del Pdl, Massimo Verrecchia, il vice Emilio Iampieri, il sindaco Floris, suo figlio Armando, capogruppo Pdl in Provincia, il presidente Antonio Del Corvo, l'assessore regionale Angelo Di Paolo, gli assessori comunali Aureliano Giffi, Filomeno Babbo, Lillino Ferreri e Luca Dominici. C'era anche il consigliere comunale Aurelio Bruni; di recente aveva annunciato il suo addio al Pdl ma sembra vicino a un ripensamento.
Assenti altri rappresentanti della giunta Floris, ai quali non sembra essere passato il mal di pancia. Cipollone è stato presentato con lo slogan "Il nuovo modo di fare". «Con Cipollone» ha evidenziato Piccone «vogliamo fare un tentativo di rigenerazione della classe politica e dirigente. È una figura onesta, trasparente e perbene. Perché non le primarie? Ma noi abbiamo puntato su un primario». Poi la stoccata al principale sfidante per le elezioni di maggio, Gianni Di Pangrazio: «Se dovessimo decidere di fare governare i tecnici sarebbe affermare a priori che c'è un'incapacità della politica».
Cipollone ha parlato soprattutto di programmi. «Non sono un tecnico ma valorizzerò i tecnici» ha esordito il candidato sindaco del Pdl «Avezzano è diventata grande ma occorre darle un'identità. Era e resta il capoluogo economico della provincia. Al centro del programma ci sarà la cultura. Va dato lustro alle eccellenze. Puntiamo sulla realizzazione del nuovo municipio, sui campus scolastici e sulla trasformazione della Corradini. Penserò a ridurre il traffico in centro e a creare domeniche animate. Sempre coinvolgendo i cittadini nelle scelte. Penso all'istituzione di un call center per accogliere le richieste dei residenti. La centrale a biomasse? Voglio approfondire, deciderò quando sarò eletto».
Sarà Cipollone, 62 anni, originario della frazione di Cese, a contendersi con altri quattro candidati (per ora) la poltrona dell'uscente Antonio Floris, che a maggio conclude il suo secondo mandato. Il primario "chiamato" dal consigliere regionale Walter Di Bastiano, anch'egli dirigente in ospedale, e "benedetto" dal senatore Filippo Piccone, coordinatore regionale del Pdl, è stato presentato ieri al Noa di Avezzano. «L'ha indicato Di Bastiano. Non si dica che la scelta è imposta da Celano» ha ironizzato Piccone, più volte accusato dai suoi avversari di avere "celanesizzato" la politica locale.
Erano presenti anche il coordinatore provinciale del Pdl, Massimo Verrecchia, il vice Emilio Iampieri, il sindaco Floris, suo figlio Armando, capogruppo Pdl in Provincia, il presidente Antonio Del Corvo, l'assessore regionale Angelo Di Paolo, gli assessori comunali Aureliano Giffi, Filomeno Babbo, Lillino Ferreri e Luca Dominici. C'era anche il consigliere comunale Aurelio Bruni; di recente aveva annunciato il suo addio al Pdl ma sembra vicino a un ripensamento.
Assenti altri rappresentanti della giunta Floris, ai quali non sembra essere passato il mal di pancia. Cipollone è stato presentato con lo slogan "Il nuovo modo di fare". «Con Cipollone» ha evidenziato Piccone «vogliamo fare un tentativo di rigenerazione della classe politica e dirigente. È una figura onesta, trasparente e perbene. Perché non le primarie? Ma noi abbiamo puntato su un primario». Poi la stoccata al principale sfidante per le elezioni di maggio, Gianni Di Pangrazio: «Se dovessimo decidere di fare governare i tecnici sarebbe affermare a priori che c'è un'incapacità della politica».
Cipollone ha parlato soprattutto di programmi. «Non sono un tecnico ma valorizzerò i tecnici» ha esordito il candidato sindaco del Pdl «Avezzano è diventata grande ma occorre darle un'identità. Era e resta il capoluogo economico della provincia. Al centro del programma ci sarà la cultura. Va dato lustro alle eccellenze. Puntiamo sulla realizzazione del nuovo municipio, sui campus scolastici e sulla trasformazione della Corradini. Penserò a ridurre il traffico in centro e a creare domeniche animate. Sempre coinvolgendo i cittadini nelle scelte. Penso all'istituzione di un call center per accogliere le richieste dei residenti. La centrale a biomasse? Voglio approfondire, deciderò quando sarò eletto».
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