Cocaina e hascisc per i giovani: 4 arresti

Contestate dalla Procura 150 cessioni a una trentina di persone. Uno degli indagati ha tentato di sfuggire alla cattura

L’AQUILA. Tre persone in cella, una ai domiciliari e una giovane donna indagata: lo spaccio di droga in città non si ferma nonostante il moltiplicarsi delle indagini. La squadra Mobile, su ordinanza del gip, ha portato in carcere Luca Di Virgilio di 49 anni, dell’Aquila, Maurizio Cincis, aquilano di 34 anni, Stefano Zecca, nato a Roma, (55) che ha tentato di sfuggire all’arresto barricandosi, mentre l’aquilano Fabio Monaco (35) è ai domiciliari. Solo indagata la 35enne Roberta Giuliani.

LE ACCUSE. In particolare Di Virgilio, Cincis e Monaco, in una quindicina di occasioni, dopo accordo telefonico per quantitativi variabili (da 35 a 65 grammi di cocaina e da 100 a 300 di hascisc), avrebbero acquistato le sostanze da Zecca, a Roma, per poi trasportarla (in auto), e successivamente destinarla allo spaccio nel territorio aquilano. Le cessioni sarebbero state 150 e gli acquirenti una trentina.

LO SMERCIO. La procedura era la seguente: in tutte le occasioni, Monaco controllava l’uscita del casello autostradale L’Aquila Ovest, dopo l’approvvigionamento a Roma per verificare l’eventuale presenza di polizia; Di Virgilio effettuava uno squillo sul cellulare di Monaco quando si trovava nei pressi di Lunghezza allo scopo di avvisarlo che si trovava in autostrada ed era in procinto di rientrare in città; da quel momento Monaco si avvicinava al casello.

In una circostanza, al fine di confermare quanto risultava dalle intercettazioni telefoniche, veniva organizzato un posto di controllo all’uscita del casello autostradale L’Aquila Ovest, dove Monaco, dopo aver transitato nei pressi dello svincolo in questione, avendo visto l’auto della squadra Volante, contattò Di Virgilio facendo intendere che doveva recarsi all’altra uscita, al casello autostradale L’Aquila Est, a conferma del suo ruolo di sentinella e di quello di corrieri degli altri due.

IL PRECEDENTE. Il 25 febbraio scorso Di Virgilio e Cincis , dopo aver acquistato da Zecca 61,5 grammi di cocaina, definita in termini criptati «dodici pedane», e 300 grammi di hascisc, andando a Roma a bordo di un’Alfa Mito, mentre Monaco controllava l’uscita del casello autostradale L’Aquila Ovest per controllare il viaggio di ritorno dei corrieri dopo l’approvvigionamento, furono arrestati per il reato di detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio: nella circostanza Di Virgilio tentò di sottrarsi con violenza all’arresto, investendo con l’auto un agente della Squadra Mobile dell’Aquila, venendo poi bloccato dagli altri colleghi a seguito di un rocambolesco inseguimento in auto, conclusosi con lo speronamento della macchina del fuggitivo: per tale fatto Di Virgilio venne pure indagato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

DROGA AL MECCANICO. La Giuliani, che ha una posizione marginale, è accusata di aver ceduto droga a titolo gratuito a un consumatore all’interno di un bar. Gli si contestano un altro paio di cessioni. Una delle quali fornita come corrispettivo a un meccanico per la riparazione della sua macchina.

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