Colabrese, l’amico cambia versione

Del Monaco, indagato per droga, nega di averlo accompagnato alla stazione. I familiari: «Dica la verità»

SULMONA. Spunta una nuova ricostruzione nell’omicidio di Giuseppe Colabrese. Il 27enne di Sulmona ritrovato senza vita nello Spezzino, la cui morte è avvolta nel mistero, non sarebbe mai andato alla stazione dei treni di Genova Principe in compagnia del suo amico Francesco Del Monaco, anch’egli di Sulmona.

Stando a quanto trapela della deposizione di quest’ultimo, fatta ai carabinieri della Spezia, lo stesso sarebbe andato da solo il 4 agosto alla stazione di Genova. Del Monaco, indagato per spaccio di droga dopo le dichiarazioni rilasciate, aveva sempre sostenuto di essere andato nella stazione dei treni insieme a Colabrese. La novità apre dunque nuovi interrogativi e getta ombre diverse sul caso Colabrese, dato per scomparso per circa tre mesi e poi ritrovato senza vita in un bosco della Liguria.

Da qui il nuovo appello da parte della famiglia del 27enne, che faticano a credere alle varie versioni fornite dall’amico di Colabrese.

«Vogliamo sapere tutto, non crediamo minimamente che Giuseppe possa aver fatto uso di sostanze stupefacenti alle quali si è sempre detto contrario», ha dichiarato lo zio Italo Grossi al quotidiano La Nazione, «chi sa parli, a cominciare da chi ha visto per ultimo mio nipote, che potrebbe essere rimasto vittima di una lite o altro, ma non per la droga o giri legati a questo ambiente».

Con loro anche l’avvocato Federica Benguardato. «È importante chiarire bene dove Giuseppe ha dormito e com’è avvenuta la decisione del viaggio a Genova» ha detto l’avvocato. Stando alla ricostruzione fatta dalla famiglia di Colabrese, il giovane era già stato ospite nella casa di proprietà dei Del Monaco che si trova nella zona del comune di Arcola, a poche centinaia di metri dal ritrovamento del cadavere. A loro poco prima della partenza per Romito Magra, avvenuta il primo agosto, aveva detto che sarebbe andato proprio in quella casa. Forse per questo le ricerche fatte dai carabinieri negli affittacamere della zona, alla fine hanno sempre dato esito negativo. Colabrese nei primi giorni di agosto non avrebbe dormito nelle strutture ricettive di Lerici come aveva affermato Francesco Del Monaco. Inoltre, non avendo la patente sarebbe stato difficile fare da Lerici alle colline di Romito solo con i mezzi pubblici. Intanto, proprio dalla perquisizione della casa dei Del Monaco nello Spezzino i carabinieri sperano di arrivare a nuovi elementi. Qualcosa sarebbe stato anche posto sotto sequestro. Ma su tutta la vicenda c’è il massimo riserbo da parte degli inquirenti. Come restano senza risposte parecchie domande.

Federico Cifani

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