Cominciato lo svuotamento del lago di San Domenico

VILLALAGO. Sono state avviate dai tecnici dall'Enel, come previsto dal progetto di gestione e dal piano operativo di intervento del registro dighe, le operazioni di svuotamento del lago di San Domenico e dell'omonima diga sul fiume Sagittario. L'intervento, indispensabile per il mantenimento del corretto funzionamento della struttura e per la sicurezza del territorio, durerà circa un mese e permetterà di rimuovere tutto il materiale depositato nel bacino oltre ad effettuare i previsti controlli e le verifiche tecniche. Tutte le attività saranno seguite oltre che da personale tecnico della principale azienda italiana fornitrice di energia elettrica, anche da esperti ambientali che effettueranno il monitoraggio di tutti i processi di svuotamento totale dell'invaso.

Il lago e le aree limitrofe sono parte della riserva naturale regionale di San Domenico e Lago Pio, istituita nel 2005. Alla fine dei lavori l'Enel provvederà alla riqualificazione della diga mentre gli Enti locali effettueranno i controlli alla fauna ittica, rappresentata quasi esclusivamente dalla trota fario. La diga fu costruita nel 1928 dalle Ferrovie dello Stato per alimentare la centrale idroelettrica di Anversa. Attraverso una galleria di 6 chilometri scavata nelle viscere della montagna, l'acqua dell'invaso raggiunge il pozzo di carico di «Pietra Rossa», a valle di Anversa, da cui poi precipita con una caduta di 350 metri nella sottostante centrale a turbine. La diga, profonda 24 metri, fu parzialmente distrutta dai tedeschi in ritirata nel 1944 e ricostruita nel 1946. Straordinario è lo spettacolo che in questi giorni si offre ai passanti, che possono ammirare l'antico ponte in pietra, il vecchio alloggio degli eremiti e gli «Stretti di San Luigi», valichi resi famosi dal disegno di Edward Lear, viaggiatore e scrittore inglese dell''800.

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