Commosso addio a Ciccone: «Una persona insostituibile» 

Dagli agricoltori e collaboratori di “Terre di Solina”, fino agli amministratori pubblici di oggi e di ieri Gran folla da tutto l’Aquilano per l’imprenditrice del gusto stroncata da una malattia a 64 anni 

CAPESTRANO. La chiesa non è riuscita ad accogliere tutti gli amici, i cari e i parenti, che si sono riuniti dentro e fuori le porte di San Giovanni da Capestrano per dare un ultimo saluto a Carla Ciccone, l’imprenditrice del gusto portata via a 64 anni da un male incurabile.
È stato un grande abbraccio collettivo della folla commossa intorno ai due figli, Flavia e Fabio, e al marito, Alfonso D’Alfonso, personaggio di spicco della politica abruzzese, attualmente coordinatore regionale di Demos.
«Il sorriso più bello di Capestrano», impresso anche nei ricordi di chi ha avuto la fortuna di incontrarla nella sua attività di imprenditrice e pioniera del recupero dei vitigni e dei grani antichi del nostro territorio, in particolare l’aleatico e la solina.
Tra la folla che ha invaso Capestrano per dire addio a Carla c’erano persone di ogni età. Dagli agricoltori e i collaboratori che lavoravano con lei nell’impresa di famiglia, “Terre di Solina”, agli amministratori, sindaci ed ex-sindaci dell’Aquilano.
«C’erano praticamente tutti, da Calascio a Navelli, passando per San Demetrio», raccontano commossi alcuni amici dopo il rito funebre, «e non la ringrazieremo mai abbastanza per tutte le cose belle che ci ha lasciato. L’unica cosa che possiamo fare adesso è continuare a ricordarla per la persona splendida e insostituibile che ancora è».
A testimonianza dell’attività di riscoperta del territorio di cui Carla si era fatta voce in Abruzzo, c’era anche una rappresentanza dell’associazione enogastronomica “Slow food”. In moltissimi sono accorsi anche dal mondo della politica, per via dell’intensa attività del marito di Carla, Alfonso. Tanti anche gli amici di Flavia e Fabio giunti da più parti per sostenere la famiglia. Il vuoto che lascia Carla è incolmabile.
«Grazie a lei rimango con due bellissimi figli, Fabio e Flavia», ha detto D’Alfonso affranto dal dolore per la scomparsa della moglie, «mi ha sostenuto in tutte le mie iniziative, ha cercato di migliorare il mio carattere, trasmettendomi un po’ del suo. Mi ha regalato una famiglia meravigliosa. Non le sarò mai grato abbastanza».
Così la ricorderanno tutti, con il suo sorriso sulle labbra, sempre pronta a sostenere chiunque ne avesse bisogno.
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