Concussione e appalti, i giudici del riesame"Riarrestate il provveditore Santariga"
Il riesame dell'Aquila chiede che il dirigente del provveditorato alle opere pubbliche del Lazio-Abruzzo-Sardegna sia rimesso ai domiciliari. Provvedimento sospeso per il ricorso in Cassazione della
L'AQUILA. Il tribunale del riesame dell'Aquila, annullando la precedente decisione del gip, ha disposto di nuovo gli arresti domiciliari per Giancarlo Santariga. Il provveditore alle opere pubbliche del Lazio-Abruzzo-Sardegna, già accusato di concussione nei confronti del titolare di un'impresa edile, era in libertà dallo scorso 24 gennaio. Il provvedimento però non è operativo in quanto verrà sospeso dal ricorso in cassazione.
Santariga era stato arrestato e sottoposto ai domiciliari lo scorso 18 gennaio con l'accusa di concussione ai danni di un imprenditore responsabile e direttore tecnico della Prismo Spa di Roma azienda che ha vinto l'appalto per la realizzazione della nuova sede della Guardia di Finanza Pescara. Il Gip del tribunale dell'Aquila, Roberto Ferrari, dopo l'interrogatorio di garanzia, lo aveva rimesso in libertà.
Secondo l'accusa formulata dal Pm David Mancini con l'ordine di custodia cautelare firmata dal gip Marco Billi (ieri era presente Ferrari per indisponibilità dello stesso Billi), Santariga aveva utilizzato tre auto a noleggio con le relative schede carburanti per uso personale e non per uso d'ufficio chiedendo con insistenza all'imprenditore il pagamento del carburante non più assicurato in un periodo nel quale la Prismo trovandosi in difficoltà economiche non ha più onorato l'impegno previsto sia nel capitolato sia nel contratto di appalto. I lavori non sono stati mai terminati perché nel giugno del 2011 alla Prismo è stato rescisso il contratto.
Santariga era stato arrestato e sottoposto ai domiciliari lo scorso 18 gennaio con l'accusa di concussione ai danni di un imprenditore responsabile e direttore tecnico della Prismo Spa di Roma azienda che ha vinto l'appalto per la realizzazione della nuova sede della Guardia di Finanza Pescara. Il Gip del tribunale dell'Aquila, Roberto Ferrari, dopo l'interrogatorio di garanzia, lo aveva rimesso in libertà.
Secondo l'accusa formulata dal Pm David Mancini con l'ordine di custodia cautelare firmata dal gip Marco Billi (ieri era presente Ferrari per indisponibilità dello stesso Billi), Santariga aveva utilizzato tre auto a noleggio con le relative schede carburanti per uso personale e non per uso d'ufficio chiedendo con insistenza all'imprenditore il pagamento del carburante non più assicurato in un periodo nel quale la Prismo trovandosi in difficoltà economiche non ha più onorato l'impegno previsto sia nel capitolato sia nel contratto di appalto. I lavori non sono stati mai terminati perché nel giugno del 2011 alla Prismo è stato rescisso il contratto.
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