Consiglio comunale, approvato il documento che tutela le donne
La politica aquilana fa quadrato e vota all’unanimità il pacchetto di misure a favore delle vittime Tra le proposte quella dell’ampliamento delle reti di sostegno e del cosiddetto reddito di libertà
L’AQUILA. Il consiglio comunale si tinge di rosso e, riunito in seduta straordinaria, approva all’unanimità un ordine del giorno capace di uscire dall’alveo delle mere celebrazioni, traducendosi in un impegno pratico a favore delle donne vittime di violenza. Il documento originario, firmato dalle consigliere Simona Giannangeli (L’Aquila coraggiosa) e Stefania Pezzopane (Pd), è stato emendato con altre integrazioni (prime firmatarie Maura Castellani, Fdi, e Gloria Nardecchia, Udc) condivise da tutti i gruppi consiliari e da ulteriori aggiunte frutto di un accordo tra tutte le forze presenti nell’assemblea.
L’ORDINE DEL GIORNO
Tra le proposte contenute nel documento, quella rivolta all’esecutivo nazionale di «dare attuazione al piano di azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere e a incrementare lo stanziamento del fondo nazionale finalizzato ai progetti di sostegno alle donne», di «monitorare la situazione dei fondi previsti dal Piano destinati alle Regioni» e di «rendere l’insediamento del tavolo Governo-Regioni-Comune uno strumento efficace e trasparente per il monitoraggio della reale attuazione nel piano nazionale antiviolenza». L’ordine del giorno, tra l’altro, impegna le assessore alle Pari opportunità e alle Politiche sociali, Ersilia Lancia e Manuela Tursini (intervenute in aula), «a rafforzare, di concerto con il centro antiviolenza, il tavolo permanente della rete antiviolenza costituita in città, per monitorare i livelli di emersione della violenza maschile sul territorio comunale e per potenziare le prassi già implementate dal centro stesso». Alle stesse amministratrici si chiede, inoltre, «di adottare specifiche determinazioni per consentire alle donne in fuoriuscita dalla violenza maschile, ma non in situazione emergenziale, di accedere in via prioritaria ad alloggi dell’edilizia residenziale pubblica». Tra gli altri impegni previsti dal documento per tutto il consiglio comunale, il sostegno degli impegni «previsti dalla Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale» del 2006. Altre richieste concernono l’ampliamento del quadro istituzionale «di rete territoriale per il contrasto alla violenza di genere, anche attraverso la stipulazione di ulteriori protocolli che incrementino le strategie operative e intensifichino gli interventi di prevenzione ai fenomeni di violenze contro le donne», nonché la promozione del progetto “Adotta una panchina rossa”, al quale potranno aderire cittadini e associazioni per adottare una panchina, già esistente o di nuova installazione, da dipingere in rosso.
il reddito di libertà
Avanzata, tra le altre, anche la proposta di un impegno del Comune a intervenire per rendere lo strumento del Reddito di Libertà facilmente fruibile sia per capienza di risorse sia per procedura di accesso. «Il Reddito di Libertà può permettere alle donne che hanno seguito un percorso di liberazione da una condizione di violenza subita, di avere un minimo contributo economico per iniziare a riorganizzare la propria esistenza», hanno spiegato le referenti del coordinamento Belle ciao della Cgil, Miriam Anna Del Biondo e Alessandra Marchionni.
L’IMPEGNO di biondi
«Come sindaco e come presidente Anci Abruzzo m’impegno a individuare nuove azioni volte alla sensibilizzazione e al contrasto della violenza di genere», ha poi dichiarato il sindaco dell’Aquila nonché presidente dell’Anci Abruzzo, Pierluigi Biondi. «Oggi e ogni giorno, il nostro pensiero è per le donne, contro ogni forma di violenza. Come Anci Abruzzo abbiamo il dovere di individuare nuove e più efficaci modalità di sensibilizzazione e di crescita civile delle nostre comunità, consapevoli che la lotta alla violenza di genere deve diventare un imperativo sociale e politico che vede in prima fila anche noi uomini».
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