AVEZZANO
Contrabbando di tabacco, scoperta una cellula nella Marsica
La Procura emette 12 misure cautelari: nei guai 7 abruzzesi e 5 stranieri
AVEZZANO. Una centrale per la produzione e la lavorazione clandestina di tabacco e altro materiale. La procura di Avezzano ha emesso dodici misure cautelari, di cui due in carcere, nei confronti dei componenti di una banda dedita al contrabbando di tabacchi. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla guardia di Finanza a seguito di un'operazione che ha portato a settembre del 2019 a un maxi sequestro in un casolare adibito a deposito clandestino ad Avezzano, alla periferia della città.
Sono stati scoperti diversi quintali di materiale nella zona ai piedi del Monte Salviano. L’accusa principale è quella di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi e detenzione di tabacchi senza autorizzazione. La Procura ha emesso due ordini di custodia cautelare in carcere, due ai domiciliari e otto con obbligo di firma. Sono 9 gli italiani coinvolti, di cui 7 sono marsicani. Gli altri 5 sono stranieri. I difensori sono gli avvocati Mario Del Pretaro e Roberto Verdecchia. L’operazione è stata avviata dalla guardia di finanza di Rieti insieme alle fiamme gialle di Avezzano.
Si tratterebbe, secondo l’accusa del sostituto procuratore della repubblica di Avezzano Maurizio Maria Cerrato, di lavorazione di tabacco grezzo, per circa 30 quintali di materiale sequestrato. L’indagine sarebbe scattata proprio dopo un sequestro eseguito dai carabinieri della compagnia di Avezzano nei confronti di un altro avezzanese.