Corsa contro il tempo per riaprire il sentiero che conduce all’eremo
Ranalli: «Appena sistemata la segnaletica farò l’ordinanza» I lavori eseguiti dalla Provincia e completati dal Comune
SULMONA. Scatta la corsa contro il tempo per riaprire il sentiero che porta all’eremo di Celestino V entro domani. Quando cadrà il terzo anniversario dalla visita in città di papa Ratzinger, che dovette accontentarsi di sorvolare l’area in elicottero, vista l’ordinanza di chiusura in vigore dal febbraio 2010. Ora, dopo i lavori fatti eseguire dalla Provincia a tempo di record a maggio per mettere in sicurezza i massi e la parete rocciosa che per più di tre anni hanno tenuto isolato uno dei luoghi più suggestivi e significativi del Centro Abruzzo, restano solo da completare gli ultimi interventi, a carico del Comune. I lavori riguardano la segnaletica, una cosa di poco conto, che in queste ore dovrebbe essere sistemata definitivamente. Eseguite tutte le prescrizioni, imposte all’epoca della caduta di alcuni massi, il sentiero che porta all’eremo scelto da Celestino V come rifugio, sarà riaperto.
La conferma arriva dal sindaco Peppino Ranalli, già al lavoro dai primi momenti del suo insediamento per garantire la riapertura dell’area in tempo per l'anniversario. «Appena finiti i lavori sulla segnaletica sono pronto a firmare l’ordinanza di revoca dell’inaccessibilità dell’area», avverte, «a stretto giro, perciò, e dopo i necessari sopralluoghi e collaudi dei tecnici, finalmente restituiremo questo gioiello alle persone». In verità, la zona è tornata accessibile già a maggio, in occasione della tradizionale fiaccolata organizzata dall’associazione celestiniana, che gestisce lo chalet ai piedi dell’eremo, grazie a un particolare permesso concesso dall’allora commissario Giuseppe Guetta. E la splendida zona incastonata alle pendici del Morrone, condannata da più di tre anni a un esilio forzato, si è guadagnata anche un servizio sul mensile Touring club, che fa capo alla National geographic society. Nel doppio numero di luglio e agosto del periodico specializzato, infatti, un ampio servizio e la copertina sono dedicati a Sulmona, con una splendida immagine dell’acquedotto medievale e della attigua fontana Del Vecchio. L’eremo è chiuso dal 5 febbraio del 2010 quando l’allora sindaco Fabio Federico firmò l’ordinanza sull’impraticabilità del sentiero dopo la caduta di alcuni massi a valle. Appena tre mesi dopo venne disposta anche l’interdizione dell’intera zona, chalet di Sant’Onofrio e tempio di Ercole Curino compresi. Entrambi i luoghi sono stati presi di mira ripetute volte in questi anni da vandali e ladri.
Federica Pantano
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