Crolla ponte sui binari, tragedia sfiorata
I detriti hanno urtato un treno diretto all’Aquila. Una lastra di 20 tonnellate è scivolata vicino alla strada ferrata
L’AQUILA. Tragedia sfiorata ieri mattina lungo la tratta ferroviaria Terni-L’Aquila-Sulmona per il crollo parziale di un ponte in fase di ristrutturazione nei pressi dei binari su cui sono finiti i detriti.
Il fatto si è verificato tra la frazione aquilana di Sassa e quella di Collettara di Scoppito nel territorio di quest’ultimo comune. L’allarme è stato dato dal macchinista del locomotore diesel che, transitando sotto il ponte, ha notato materiale di risulta sui binari appena urtati dal convoglio (una vecchia carriola e tubi metallici): nessun danno e nessun ferito. Il macchinista ha subito allertato la Direzione compartimentale ferroviaria di Bari che ha girato l’informazione ai colleghi di Ancona, i quali hanno mobilitato la Polfer dell’Aquila.
Il crollo, dunque, è avvenuto nella notte, prima del passaggio del treno (il 7094 con pochi passeggeri a bordo proveniente da Terni e diretto all’Aquila) ma non è possibile risalire all’ora con una buona approssimazione. Anche perché nessuno tra coloro che abitano in zona ha sentito rumori in piena notte. La tragedia è stata sfiorata in quanto, quando il ponte è crollato, è venuta giù una grande lastra di calcestruzzo, pesante almeno 20 tonnellate, che si è posizionata ai bordi dei binari. Nessuno vuole immaginare cosa sarebbe accaduto se il blocco fosse precipitato nel mezzo della strada ferrata al passaggio del treno.Gli interventi sono stati immediati e sul posto si sono portati gli agenti della Polfer, i carabinieri della stazione di Sassa, addetti dell’Anas, ente che ha commissionato i lavori a una ditta di Sora e tecnici del Comune di Scoppito.
La prima direttiva è stata di bloccare il traffico ferroviario su quel binario per permettere la rimozione dei detriti e consentire poi un sopralluogo della polizia, del pm Stefano Gallo e del consulente della Procura, l’ingegnere Antonello Salvatori. Gli agenti della polizia Scientifica hanno scattato molte fotografie e i tecnici hanno cercato di ricostruire la dinamica del crollo probabilmente dovuto all’attività di demolizione che era in corso fino a poche ore prima. Il pm ha ordinato la demolizione del ponte, Il traffico stradale resterà interdetto per due mesi e quello ferroviario per qualche giorno. Ci saranno gravi ripercussioni per l’economia locale.
Comunque l’Anas ha già una propria versione dell’accaduto. «Nel corso di lavori notturni di adeguamento sismico del viadotto», si legge in una nota, «si è verificato l’imprevisto scivolamento della soletta in calcestruzzo che si è piegata ed è rimasta in bilico al di sopra della ferrovia sottostante».
Le indagini, coordinate dall’ispettore della Polfer Giancarlo Valentini, sono dirette dal pm Gallo. Per ora si procede contro ignoti per il reato di disastro colposo, ma è chiaro che terminati gli accertamenti tecnici ci saranno avvisi di garanzia. Tra i primi ad accorrere sul posto Marco Giusti, il sindaco di Scoppito, nel cui territorio è localizzato l’evento. «La tragedia è stata evitata per puro caso», commenta. «Ora faremo il possibile per mettere in sicurezza tutta la zona in tempi rapidissimi».I lavori di ristrutturazione del cavalcavia, che si trova lungo la statale 17 ed è sovrastante la strada provinciale Forulense, sono andati molto a rilento per via di diversi blocchi dei lavori, anche se sarebbero dovuti terminare tra poche settimane. Comunque le forze dell’ordine hanno interrotto la circolazione lungo la statale 17 e la sp Forulense disponendo percorsi alternativi. Anche Trenitalia ha disposto dei bus sostitutivi. Non ci sarà soltanto un’inchiesta di natura penale. «L’amministratore unico dell’Anas Pietro Ciucci», si legge ancora nella nota aziendale, «nominerà immediatamente una commissione d’inchiesta per verificare eventuali responsabilità dell’impresa appaltatrice che sta eseguendo i lavori nel tratto stradale».
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