Crollo del ponte, una perizia stabilirà cause e responsabilità
Fissato un incidente probatorio per il 9 marzo: tutti i quesiti posti dal pm a un ingegnere Sono 4 gli indagati: funzionari della Provincia e del Genio civile. Slittano i tempi per la ricostruzione
MOLINA ATERNO. Una perizia dovrà stabilire i motivi che hanno portato al crollo del ponte sul fiume Aterno, e alla chiusura della provinciale 11, in seguito alla piena del corso d’acqua avvenuta tra il 18 e il 20 gennaio scorsi. Il gip del tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, ha fissato un incidente probatorio per giovedì 9 marzo. Data in cui verrà anche affidato l’incarico all’ingegnere Domenico Buttarazzi. Per il crollo del ponte ci sono quattro indagati: Carlo Giovani, responsabile del servizio di Genio civile della Regione Abruzzo, Gilberto Di Giorgio, responsabile dell’Ufficio tecnico del Genio civile, Nicolino D’Amico, responsabile del settore Viabilità della Provincia dell’Aquila, e Angela Ghizzoni, responsabile del Servizio area 3 Gran Sasso-Piana Navelli-Valle Subequana del settore Viabilità della Provincia. Le ipotesi di reato, contestate dal sostituto procuratore Edoardo Mariotti, sono quelle di crollo di costruzioni e altri disastri e di delitto colposo di danno, con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso di poteri e con violazione dei doveri connessi alla qualifica di pubblico ufficiale. Il perito è chiamato ad accertare «il nesso di casualità tra il cedimento del ponte e l’eventuale mancata manutenzione dello stesso, dell’alveo e degli argini del fiume». In particolare, si dovrà «verificare quali siano stati gli interventi dal 2010 a oggi». Il perito dovrà inoltre stabilire «quali sono gli interventi da effettuare per la messa in sicurezza del ponte e degli argini e, in particolare, se sono possibili interventi di manutenzione o se è necessario l’abbattimento e il rifacimento dello stesso». Si dovrà anche «stimare, con la maggiore precisione possibile, la quantità di pioggia caduta». Indicando, poi, «l’eventuale pericolosità idraulica o il rischio idraulico» del fiume Aterno (all’altezza del ponte) e le «specifiche competenze della Regione Abruzzo e della Provincia dell’Aquila con riferimento alla manutenzione della strada e dell’alveo». I quattro indagati sono assistiti dagli avvocati Franco Colucci, Sergio Della Rocca e Luca Tirabassi. Proprio nei giorni precedenti al cedimento strutturale del ponte c’erano state polemiche tra Province e Regione per ciò che attiene alle competenze per le manutenzioni degli alvei dei fiumi. Polemiche che sono riesplose dopo il crollo del ponte.
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