Cucciolo di orso muore nel Parco
Scoperto vicino all’ex statale Marsicana, forse travolto da un’auto.
PESCASSEROLI. Il trasmettitore non segnalava movimenti da 48 ore. Ieri le ricerche e la scoperta: il cucciolo di orso era morto nel bosco, a un centinaio di metri dall’ex statale 83 Marsicana. Forse l’animale è stato travolto da un’auto e ferito gravemente non ha avuto scampo. Si tratta di un esemplare nato 16 mesi fa, che aveva un peso di circa trenta chili. Durante l’estate, insieme a mamma orsa e al fratello, si aggirava in località Acquaventilata, a Gioia dei Marsi. Le passeggiate pomeridiane e serali dei tre plantigradi avevano attirato l’attenzione di decine di curiosi e fotografi. Più recentemente erano proseguiti solo gli avvistamenti dei due cuccioli. La carcassa dell’animale è stata trovata ieri mattina dai guardiaparco e dagli agenti della Forestale in un bosco in località Balzo della croce, nel comune di Pescasseroli. A un centinaio di metri si trova l’ex statale Marsicana e anche il centro abitato non è molto distante.
La marca auricolare con trasmittente - applicata dal Servizio sorveglianza del Parco nazionale dopo la cattura avvenuta nei mesi scorsi - non emetteva più segnali di movimento e quindi sono scattate le perlustrazioni. Fino al ritrovamento, poche ore più tardi. Sul posto sono arrivati anche i veterinari, oltre al sindaco di Pescasseroli, Nunzio Finamore. I medici hanno accertato che il cucciolo di orso aveva le articolazioni posteriori rotte, forse a causa dell’investimento di un’auto. Più difficile ipotizzare la caduta accidentale da un costone roccioso. Di certo l’animale non presentava lesioni provocate da armi ed è deceduto dopo una agonia forse durata giorni. Ci sono anche testimoni che hanno riferito di avere notato, giorni addietro, un piccolo di orso che avanzava nella radura con passo claudicante. Gli indizi raccolti sono nel dossier che la Forestale di Gioia dei Marsi, agli ordini del vice comandante Mario Garofalo, ha consegnato alla Procura di Sulmona. Le indagini sono portate avanti da Luciano Sammarone del Coordinamento territoriale per l’ambiente della Forestale.
La magistratura ha aperto l’inchiesta e ha disposto il sequestro della carcassa, avvolta in una custodia di plastica e provvisoriamente trasportata nel Centro visite di Pescasseroli. Domani mattina verrà inviata all’Istituto zooprofilattico di Teramo dove saranno eseguite radiografie e analisi cliniche. Si tratta del secondo esemplare di orso morto quest’anno (l’altro caso a Pizzone, in Molise). Il Wwf torna a chiedere al governo «un impegno straordinario per salvare gli orsi marsicani». Anche Legambiente sollecita il ministero dell’Ambiente a individuare «strategie comuni in difesa della specie».
La marca auricolare con trasmittente - applicata dal Servizio sorveglianza del Parco nazionale dopo la cattura avvenuta nei mesi scorsi - non emetteva più segnali di movimento e quindi sono scattate le perlustrazioni. Fino al ritrovamento, poche ore più tardi. Sul posto sono arrivati anche i veterinari, oltre al sindaco di Pescasseroli, Nunzio Finamore. I medici hanno accertato che il cucciolo di orso aveva le articolazioni posteriori rotte, forse a causa dell’investimento di un’auto. Più difficile ipotizzare la caduta accidentale da un costone roccioso. Di certo l’animale non presentava lesioni provocate da armi ed è deceduto dopo una agonia forse durata giorni. Ci sono anche testimoni che hanno riferito di avere notato, giorni addietro, un piccolo di orso che avanzava nella radura con passo claudicante. Gli indizi raccolti sono nel dossier che la Forestale di Gioia dei Marsi, agli ordini del vice comandante Mario Garofalo, ha consegnato alla Procura di Sulmona. Le indagini sono portate avanti da Luciano Sammarone del Coordinamento territoriale per l’ambiente della Forestale.
La magistratura ha aperto l’inchiesta e ha disposto il sequestro della carcassa, avvolta in una custodia di plastica e provvisoriamente trasportata nel Centro visite di Pescasseroli. Domani mattina verrà inviata all’Istituto zooprofilattico di Teramo dove saranno eseguite radiografie e analisi cliniche. Si tratta del secondo esemplare di orso morto quest’anno (l’altro caso a Pizzone, in Molise). Il Wwf torna a chiedere al governo «un impegno straordinario per salvare gli orsi marsicani». Anche Legambiente sollecita il ministero dell’Ambiente a individuare «strategie comuni in difesa della specie».