Dal papa a Napolitano Limmari non si dimentica
Roccaraso, l’unica sopravvissuta alla strage di Pietransieri va al Quirinale Il 4 novembre l’appuntamento con il capo dello Stato per il 70esimo anniversario
ROCCARASO. L’unica superstite della strage dei Limmari di Pietransieri, Virginia Macerelli, incontrerà nella giornata di domenica il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. In occasione del settantesimo anniversario della strage di Pietransieri in cui i tedeschi uccisero 128 persone, una delegazione locale composta dal sindaco Francesco Di Donato, dagli assessori Giuliano Oddis e Domenico Cordisco, accompagnerà Virginia Macerelli insieme al marito Ettore D’Amico, al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica. Un appuntamento importante per la piccola comunità di Pietransieri e per quella di Roccaraso, per consentire a una delle stragi più dimenticate della storia, di uscire dai confini di un anonimato dal quale, dopo settant’anni, ancora stenta ad emergere. L’incontro, a cui Virginia si appresta a partecipare, rappresenta il preludio di un ricco calendario di appuntamenti organizzato dall’amministrazione comunale per commemorare le 128 vittime della strage dei Limmari il prossimo 21 novembre. In questa occasione verrà emesso anche uno speciale annullo filatelico accompagnato dall’emissione di cartoline celebrative. «Limmari», scrive il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato. nella presentazione del programma, «è il luogo della memoria e della coscienza dove la violenza deliberata dell’uomo sull’uomo ha generato l’effetto più esecrabile della guerra: la morte di 128 innocenti». A testimonianza di quelle atrocità ancora impunite resta la voce di chi ha vissuto quel dolore, di chi, come Virginia ha visto morire i propri familiari riuscendo miracolosamente a salvarsi protetta dal corpo della madre e poi curata dalla nonna soltanto con acqua e sale. Solo qualche mese fa, agli inizi dell’estate, la stessa Virginia, sempre insieme al sindaco Di Donato, aveva incontrato il papa Francesco Bergoglio, rimasto profondamente commosso dalla sua storia e dal racconto terribile della strage dei Limmari di Pietransieri. Le parole che invece papa Bergoglio aveva rivolto direttamente a Virginia in quell’occasione restano custodite gelosamente nel suo cuore perché la donna ha preferito conservare quel momento unico solo per sè e in memoria dei suoi familiari rimasti vittime della strage. Tra le tante storie di chi ha visto morire i propri cari nei giorni precedenti all’eccidio del 21 novembre, si ricorda anche quella di Pia Cocco, che aveva solo 6 anni quando assistette alla morte della sua giovane madre nelle campagne di Pietransieri. Le due ragazze, Virginia e Pia, nel primo dopoguerra, vennero prescelte anche per partecipare alla prima edizione del presepe vivente di Rivisondoli del 1951 a simboleggiare la speranza di rinascita un territorio che la guerra aveva cercato di annientare.
Claudia Sette
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