De Santis: chi l’ha fatto non cerca i soldi
L’assessore al Bilancio: «Azione organizzata e per questo ancor più preoccupante e pericolosa»
L’AQUILA. «Il furto che si è verificato nei locali del Comune, a Villa Gioia, non è solo un episodio vandalico. Non è l’atto di un delinquente alla ricerca di soldi facili, ma piuttosto un’azione organizzata, pianificata e mirata. E perciò, ancora più preoccupante e pericolosa».
A parlare è l’assessore comunale Le lio De Santis. «Arrivando al Comune» racconta l’assessore di buon ora questa mattina «la scena che si è presentata davanti ai miei occhi è stata quella dell’ufficio di gabinetto messo a soqquadro: ho notato che l’unico faldone preso dall’archivio era quello dell’anno 2010 relativo alle candidature per le aziende municipalizzate e che per terra c’erano le tante buste contenenti le nuove domande arrivate relativamente al bando per gli amministratori delle aziende partecipate. Considerato anche lo “strano” furto subito 24 ore prima dall’Asm, non si può escludere che il problema potrebbe risiedere nelle nomine delle aziende o nella loro gestione o, in particolare, di una di esse che si occupa di un delicato problema quale la gestione delle macerie e lo smaltimento dei rifiuti». De Santis aggiunge «che sarà accelerata l’attuazione di un sistema di video-sorveglianza su tutte le strutture strategiche pubbliche, verificando anche la problematica relativa alla gestione dei rifiuti con gli eventuali interessi e aspettative che potrebbero provocare reazioni forti e fuori dalla norma».
Goffredo Juchich, segretario comunale del Prc, definisce «inquietanti i fatti che in queste ore hanno visto il Comune attaccato da raid notturni nelle proprie sedi dove ignoti hanno cercato di asportare materiale informatico e cartaceo sulla gestione delle municipalizzate. Si rende necessaria ed urgente la costituzione di una commissione consiliare che indaghi sulla gestione delle aziende negli ultimi 15 anni rispetto alle assunzioni e alla gestione ordinaria e straordinaria. Credo sia fondamentale capire come si è arrivati a questa situazione e di chi sia la longa manus che sta rimestando nel torbido. la gravità di questa vicenda non diventi per qualche opportunista motivo di speculazione politica. Chiudere la porta ad ogni ipotesi criminale passata, presente e futura» conclude «è un dovere di tutte le forze politiche presenti in città».
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