Del Corvo: «Pratiche sisma smaltite nel giro di 48 ore»
Il presidente della Provincia fornisce i dati del Genio civile e attacca il Comune «Duemila istanze giacenti sono state sbloccate, sulle scuole mancano i soldi»
L’AQUILA. Le oltre duemila pratiche della ricostruzione pesante che fino al maggio scorso ingolfavano il Genio civile della Provincia rallentando l’apertura dei cantieri, oggi «sono state esaminate». Il presidente Antonio Del Corvo rivendica l’efficienza dell’ente. Le pratiche sono quelle esaminate (dopo lunghe trattative e una vertenza che toccò punte di alta tensione con i lavoratori di Abruzzo Engineering che occuparono la Provincia per difendere il posto di lavoro) da un centinaio di persone. Oltre ai 55 di Abruzzo Engineering, poi riassorbiti grazie a un accordo tra Comune, Provincia e Ufficio speciale per la ricostruzione, vi lavorano oggi anche 35 lavoratori provenienti dal concorsone e una ventina dalla Provincia.
«Al 31 maggio in giacenza c’erano 1500 pratiche. Il 31 agosto scorso, soltanto tre mesi dopo, 1100 pratiche sono uscite con l’attestato di avvenuto deposito, mentre 400 sono state sospese per richiesta d’integrazione e 430 sono relative alle nuove costruzioni». Questa la situazione attuale, illustrata da Del Corvo con l’assessore Guido Quintino Liris e il consigliere comunale Roberto Tinari. Un’occasione anche per tornare sulla questione scuole. Una spina nel fianco dell’amministrazione provinciale, visto che, a quattro anni e mezzo dal terremoto, «le scuole aquilane danneggiate dal sisma non hanno ricevuto nemmeno un euro per la ricostruzione», tuona Del Corvo, «eccetto la De Amicis, destinataria di fondi grazie a un decreto dell’ex commissario Chiodi».
«È impensabile dover aspettare la realizzazione di un campus scolastico per sistemare gli studenti dell’Aquila», aggiunge Del Corvo. «E nel frattempo lasciamo gli studenti nei Musp?». Una domanda rivolta, probabilmente, al sindaco Cialente, che intende realizzare un campus alla caserma Rossi. «Ci vorranno 15 anni per vederlo completato, e intanto c’è il rischio che ragazzi e genitori lascino la città». Insomma, per il presidente della Provincia, «c’è qualcuno che deve fare ancora il suo dovere, noi il nostro lo stiamo facendo». Le pratiche della ricostruzione pesante vengono smaltite adesso «nel giro di 48 ore». «È anche per questo che oggi si vedono cantieri in giro», ha sottolineato Liris. Che annuncia una novità: Provincia e Ufficio speciale per la ricostruzione concluderanno un accordo per snellire l’iter. Presto sarà aperto un front-office unico, in modo che i cittadini avranno un solo interlocutore a cui rivolgersi».
Marianna Gianforte
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