ALTRI SOPRALLUOGHI nello spezzino
Delitto Colabrese, gli investigatori a caccia di testimoni
SULMONA. Nuovo sopralluogo nella zona di Romito Magra nello Spezzino dove il 9 ottobre è stato ritrovato il corpo senza vita di Giuseppe Colabrese. L’ispezione ha consentito di trovare ulteriori...
SULMONA. Nuovo sopralluogo nella zona di Romito Magra nello Spezzino dove il 9 ottobre è stato ritrovato il corpo senza vita di Giuseppe Colabrese. L’ispezione ha consentito di trovare ulteriori elementi in grado di fare luce sulla tragica morte del giovane di Sulmona. In particolare, gli inquirenti sono riusciti a recuperare altri resti che, data la loro posizione, lascerebbero pensare a un tentativo malriuscito di un occultamento del corpo del 27enne. Ipotesi, questa, emersa già all’indomani del ritrovamento del corpo nella zona di Romito Magra. Intanto, gli investigatori sono alla ricerca di possibili testimoni, di persone che possano aver notato la presenza di Colabrese in quella zona. Le attività degli inquirenti, accantonato il comprensorio di Lerici, dove in un primo tempo si riteneva che il giovane avesse pernottato, si stanno concentrando intorno alla casa dell’amico Francesco Del Monaco, che si trova a circa 300 metri in linea d’area dal luogo in cui è avvenuto il ritrovamento del corpo. Ma finora non è spuntato fuori nessun testimone. Un replay di quanto già accaduto a Lerici, dove nessuno sembra aver mai visto Colabrese. E non c’è traccia neppure del telefonino che qualcuno pare abbia usato anche dopo la tragica fine del 27enne.
In quanto alle cause della morte, sembra ormai chiaro che a provocare il decesso del giovane sia stato un violento colpo alla testa. Un omicidio, insomma, probabilmente avvenuto nei primissimi giorni, se non addirittura nello stesso giorno, in cui Giuseppe Colabrese è arrivato in Liguria. Risposte sulla data della morte arriveranno a breve dagli esami eseguiti dall’anatomopatologo. Risultati che potrebbero favorire una svolta nelle indagini. (f.c.)
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