Deposito di rifiuti sotto il San Salvatore
Il manager Asl: è materiale in disuso Aspettiamo l’Asm per lo smaltimento
L’AQUILA. A procedere in macchina sul retro del presidio ospedaliero San Salvatore c’è da fare attenzione alle indicazioni di parcheggio. Seguendo la “P” sbagliata, si rischia di trovarsi all’ingresso di un sotterraneo dove vengono dismesse le attrezzature obsolete. Così, alla portata di chiunque si trovi a passare nel piazzale sul retro dell’edificio che ospita il reparto maternità, c’è un mare di rifiuti, accumulati in un tunnel sotterraneo. A tal proposito il direttore della Asl Roberto Marzetti ha commentato che «si tratta di un deposito perfettamente regolare, provvederemo comunque subito a pulire».
Già nel corridoio antistante l’ingresso del tunnel, sono stati accatastati armadietti, poltroncine e altri oggetti dando, agli occhi di quelli che si affacciano dal piazzale, l’immagine di una discarica a cielo aperto. L’ingresso del tunnel poi non è protetto da alcuna barriera e, sopratutto, non è segnalato da nessun cartello. A separare l’esterno dall’interno c’è solo un telo consumato di plastica verde, che è aperto in parte, peraltro.
Nel sotterraneo vengono accumulate attrezzature dismesse di ogni tipo. Computer, poltroncine da sala d’aspetto, scaffali, macchinari di vario tipo, ma anche bombole per l’ossigeno e lettini. Tutte attrezzature considerate obsolete in attesa di essere smaltite altrove. Intanto, però, continuano ad accumularsi nel sotterraneo.
Una delle stanze adiacenti, poi, è diventata una vera rimessa per carrozzelle in disuso, gran parte delle quali ancora contrassegnate col nome del reparto dal quale provengono. Il direttore generale della Asl aquilana, Roberto Marzetti, sobbalza dalla sedia. «Quando mi avete informato, sono stato a fare un sopralluogo. Onestamente non sapevo di tutto quel materiale lì e, soprattutto, di quello fuori, che certamente non appartiene all’ospedale. Il tunnel lo avevamo sistemato e fatto ripulire lo scorso anno. Si tratta di materiale in disuso, che viene accumulato lì, comunque in modo legittimo, e poi noi facciamo richiesta all’Asm per portarlo via e smaltirlo. Sono rifiuti speciali, ma assolutamente non tossici», precisa Marzetti.
«Abbiamo, tra l’altro, contratti con varie ditte specializzate per lo smaltimento sia dei rifiuti speciali, che tossici. In ogni caso, provvederemo subito a ripulire l’intera area. Piuttosto, c’è un problema: quello di far installare delle telecamere per la vigilanza e mettere in sicurezza il tunnel, in modo che nessuno possa entrarci se non gli addetti. È un lavoro che bisognava fare da tempo, è vero, ma nella Asl ci sono tanti problemi che stiamo affrontando per migliorare il servizio ai cittadini e con pochissime risorse, che francamente quello di un deposito di materiali assolutamente innocui non ci è sembrato prioritario».
Già nel corridoio antistante l’ingresso del tunnel, sono stati accatastati armadietti, poltroncine e altri oggetti dando, agli occhi di quelli che si affacciano dal piazzale, l’immagine di una discarica a cielo aperto. L’ingresso del tunnel poi non è protetto da alcuna barriera e, sopratutto, non è segnalato da nessun cartello. A separare l’esterno dall’interno c’è solo un telo consumato di plastica verde, che è aperto in parte, peraltro.
Nel sotterraneo vengono accumulate attrezzature dismesse di ogni tipo. Computer, poltroncine da sala d’aspetto, scaffali, macchinari di vario tipo, ma anche bombole per l’ossigeno e lettini. Tutte attrezzature considerate obsolete in attesa di essere smaltite altrove. Intanto, però, continuano ad accumularsi nel sotterraneo.
Una delle stanze adiacenti, poi, è diventata una vera rimessa per carrozzelle in disuso, gran parte delle quali ancora contrassegnate col nome del reparto dal quale provengono. Il direttore generale della Asl aquilana, Roberto Marzetti, sobbalza dalla sedia. «Quando mi avete informato, sono stato a fare un sopralluogo. Onestamente non sapevo di tutto quel materiale lì e, soprattutto, di quello fuori, che certamente non appartiene all’ospedale. Il tunnel lo avevamo sistemato e fatto ripulire lo scorso anno. Si tratta di materiale in disuso, che viene accumulato lì, comunque in modo legittimo, e poi noi facciamo richiesta all’Asm per portarlo via e smaltirlo. Sono rifiuti speciali, ma assolutamente non tossici», precisa Marzetti.
«Abbiamo, tra l’altro, contratti con varie ditte specializzate per lo smaltimento sia dei rifiuti speciali, che tossici. In ogni caso, provvederemo subito a ripulire l’intera area. Piuttosto, c’è un problema: quello di far installare delle telecamere per la vigilanza e mettere in sicurezza il tunnel, in modo che nessuno possa entrarci se non gli addetti. È un lavoro che bisognava fare da tempo, è vero, ma nella Asl ci sono tanti problemi che stiamo affrontando per migliorare il servizio ai cittadini e con pochissime risorse, che francamente quello di un deposito di materiali assolutamente innocui non ci è sembrato prioritario».