matrimonio nel carcere di massima sicurezza
Detenuto al 41 bis convola a nozze Primo caso in Italia alle Costarelle
L’AQUILA. Fiori d’arancio nel carcere Le Costarelle di Preturo, dove oggi sarà celebrato il primo matrimonio civile di un detenuto al 41 bis. La cerimonia, che si svolgerà alle 15.30, sarà officiata...
L’AQUILA. Fiori d’arancio nel carcere Le Costarelle di Preturo, dove oggi sarà celebrato il primo matrimonio civile di un detenuto al 41 bis.
La cerimonia, che si svolgerà alle 15.30, sarà officiata dal Comune dell’Aquila all’interno della stessa casa circondariale del capoluogo, alla presenza del segretario generale, Lucio Luzzetti, del responsabile del servizio di Stato civile, Paolo Ossiani, e della referente della delegazione comunale di Preturo, Mariella Mancini. La celebrazione del rito civile avverrà in una sezione dello stesso istituto penitenziario, dove sarà per l’occasione predisposto un apposito servizio di sicurezza. Al momento non si conosce l’identità del condannato che oggi convolerà a nozze, né della sposa.
Il carcere di massima sicurezza dell’Aquila è una tra le strutture carcerarie con il più alto tasso di detenuti al 41 bis in Italia.
Nel 2023 i riflettori della stampa, non solo nazionale, si erano accesi sullo stesso istituto in seguito alla detenzione del boss Matteo Messina Denaro, rinchiuso per dieci mesi proprio alle Costarelle e poi deceduto il 23 settembre nell’ospedale San Salvatore del capoluogo.
Ma altri “illustri” detenuti sono tuttora ospitati all’interno della stessa casa circondariale. A cominciare da Nadia Desdemona Lioce, ex brigatista condannata all’ergastolo in regime di 41 bis, nonché il boss della mafia garganica, Marco Raduano, macchiatosi a sua volta di reati legati al narcotraffico con l’aggravante del metodo mafioso e protagonista, lo scorso 24 febbraio, di una fuga rocambolesca dal carcere di Nuoro dove stava scontando la condanna. Inserito nella black list dei dieci ricercati italiani più pericolosi secondo Europol, fu poi rintracciato e arrestato in Corsica dal Ros dei carabinieri, prima di essere definitivamente trasferito nello stesso carcere di Preturo, dove sta attualmente scontando la sua pena. Una struttura, quella aquilana, che, stando ai dati diffusi a inizio anno dall’osservatorio della detenzione in Italia Antigone, conta un totale di 162 detenuti, di cui 12 donne e 15 stranieri. Tra questi, 154 sono divisi tra le otto sezioni destinate alla detenzione di soggetti sottoposti al 41 bis, di cui una sezione femminile con 12 detenute. (t.d.b.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
La cerimonia, che si svolgerà alle 15.30, sarà officiata dal Comune dell’Aquila all’interno della stessa casa circondariale del capoluogo, alla presenza del segretario generale, Lucio Luzzetti, del responsabile del servizio di Stato civile, Paolo Ossiani, e della referente della delegazione comunale di Preturo, Mariella Mancini. La celebrazione del rito civile avverrà in una sezione dello stesso istituto penitenziario, dove sarà per l’occasione predisposto un apposito servizio di sicurezza. Al momento non si conosce l’identità del condannato che oggi convolerà a nozze, né della sposa.
Il carcere di massima sicurezza dell’Aquila è una tra le strutture carcerarie con il più alto tasso di detenuti al 41 bis in Italia.
Nel 2023 i riflettori della stampa, non solo nazionale, si erano accesi sullo stesso istituto in seguito alla detenzione del boss Matteo Messina Denaro, rinchiuso per dieci mesi proprio alle Costarelle e poi deceduto il 23 settembre nell’ospedale San Salvatore del capoluogo.
Ma altri “illustri” detenuti sono tuttora ospitati all’interno della stessa casa circondariale. A cominciare da Nadia Desdemona Lioce, ex brigatista condannata all’ergastolo in regime di 41 bis, nonché il boss della mafia garganica, Marco Raduano, macchiatosi a sua volta di reati legati al narcotraffico con l’aggravante del metodo mafioso e protagonista, lo scorso 24 febbraio, di una fuga rocambolesca dal carcere di Nuoro dove stava scontando la condanna. Inserito nella black list dei dieci ricercati italiani più pericolosi secondo Europol, fu poi rintracciato e arrestato in Corsica dal Ros dei carabinieri, prima di essere definitivamente trasferito nello stesso carcere di Preturo, dove sta attualmente scontando la sua pena. Una struttura, quella aquilana, che, stando ai dati diffusi a inizio anno dall’osservatorio della detenzione in Italia Antigone, conta un totale di 162 detenuti, di cui 12 donne e 15 stranieri. Tra questi, 154 sono divisi tra le otto sezioni destinate alla detenzione di soggetti sottoposti al 41 bis, di cui una sezione femminile con 12 detenute. (t.d.b.)
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