Sottoservizi
Di Benedetto: nessun rischio per i palazzi ristrutturati
L’AQUILA. I lavori hanno imboccato la strada giusta, con il cronoprogramma fino al 2017 concordato con le associazioni di categoria. Ma le polemiche intorno alla realizzazione dei sottoservizi in...
L’AQUILA. I lavori hanno imboccato la strada giusta, con il cronoprogramma fino al 2017 concordato con le associazioni di categoria. Ma le polemiche intorno alla realizzazione dei sottoservizi in centro storico non si placano.
Secondo il consigliere comunale dell’Aquila città aperta, Giorgio De Matteis, c’è il rischio di problemi alla stabilità degli edifici, visto che si tratta di immobili senza fondamenta e che i tunnel sotterranei vengono collocati a filo dei palazzi. Un rischio inesistente, per Americo Di Benedetto, presidente della Gran Sasso Acqua, che coordina l’opera: «Esiste la certificazione della società di valutazione Rinacert, che ha validato il progetto esecutivo. Una certificazione costata 100mila euro», sottolinea Di Benedetto, «che abbiamo richiesto alla principale impresa italiana del settore, che si è aggiudicata il lavoro vincendo una gara pubblica. Trattandosi di un intervento molto complesso, ci siamo affidati ai migliori tecnici. E poi bisogna anche chiarire che gli scavi non vengono effettuati contemporaneamente intorno a tutto l’edificio, ma si procede per tratti. La nostra attenzione sarà comunque puntuale e regolare». Dei 12,5 chilometri del cosiddetto tunnel intelligente, dove saranno collocate le reti idrica, elettrica, fognaria e telefonica, ne sono stati finora realizzati 2,5. Tra qualche giorno sarà asfaltata e riconsegnata via dei Giardini, per consentire l'inizio del cantiere Inps, mentre entro la fine del mese verranno asfaltate le strade intorno palazzo Margherita, a partire da piazza Palazzo, via delle Aquile, via Marrelli, via Cavour e via degli Scardassieri. (r.s.)
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