Disabilità, in un libro una madre racconta
Sarà presentato oggi alle 16 al Palazzetto dei Nobili il volume di Anna Rita Felici, presidente Aptdh
L'AQUILA. Quando scopri di avere un figlio con problemi di disabilità ti trovi davanti a un bivio. Puoi scegliere: chiuderti nel tuo guscio di solitudine e lasciarti morire dentro o reagire di fronte a una realtà diversa, ma pur sempre vita. È un racconto intimo e personalissimo quello tracciato da Anna Rita Felici, nel libro «Giocando a nascondino con la luna», edito da Erickson Live.
Si tratta di uno spaccato della propria esperienza personale di mamma di un ragazzo affetto da autismo, patologia studiata solo in parte dalla comunità scientifica e che fa ancora paura per quel muro di incomunicabilità che rende difficili i rapporti con il mondo esterno. «Scrivere questo libro è stato come riscoprire me stessa», dice l’autrice. «L’esperienza di vita con un figlio disabile e la possibile trasformazione dei problemi che comporta in risorse per la crescita personale. Ho iniziato a buttare giù una serie di pensieri tre anni fa, quasi per caso, quando l’altro mio figlio, ricercatore, è partito per il Canada. È stato un modo per diluire l’angoscia che mi assaliva. Avere un autistico in casa è come essere travolti da un uragano: di questa patologia non si comprendono ancora né la causa scatenante, né la strada per un efficace intervento». Anna Rita Felici apre il suo cuore, come nel libro, ai ricordi personali: «Abbiamo scoperto la malattia di mio figlio quando aveva tre anni, con i primi segnali di rallentamento, soprattutto nella comunicazione verbale. Devo ritenermi fortunata perché di strada insieme, nel frattempo, ne abbiamo percorsa tanta: adesso riesce a farsi capire, anche se in maniera ridotta e a trasmettere le sue emozioni». Affrontare da genitori uno scoglio così grande non è facile. «Come racconto nel libro», afferma Felici, «ho cercato di reagire in quella che è una vita diversa, piena di problematiche, dove c’è sofferenza, ma anche una gioia più intensa per le conquiste quotidiane. La difficoltà maggiore è stata farsi accettare all’esterno come famiglia, con la nostra diversità data dalla presenza di un ragazzo disabile».
Una scommessa vinta che ha portato Anna Rita Felici a diventare, diciassette anni fa, presidente del centro diurno Aptdh, che accoglie giovani con diverse patologie psico-fisiche. Il libro sarà presentato oggi alle 16 al Palazzetto dei Nobili alla presenza del sindaco Massimo Cialente.
Monica Pelliccione
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