Discarica a Valle Solegara, è polemica Il referendum spacca la maggioranza
Occhiuto (Pd): deve decidere chi amministra. Contrario all’idea di Floris anche Amatilli (Pd).
AVEZZANO. Maggioranza divisa sui metodi di gestione dello smaltimento rifiuti. Dopo la stangata relativa ai costi della Tarsu che ha scatenato l’ira di cittadini, associazioni e imprese, la giunta Floris, per placare gli animi si è vista costretta a correre ai ripari ripescando il vecchio progetto di riconversione della discarica di inerti, a Valle Solegara, in un sito per rifiuti non pericolosi. Progetto che venne fortemente contestato dai comitati cittadini. Ora il sindaco Antonio Floris ci riprova con un referendum popolare. Metodo contestato dal capogruppo Pdl con Silvio Berlusconi, Carmelo Occhiuto.
«Siamo dell’avviso che chi amministra» sostiene «deve prendersi la responsabilità di scelte importanti come questa. I cittadini non possono farsi carico di problemi così seri». Per Occhiuto inoltre l’emergenza rifiuti va risolta attraverso l’utilizzo di termovalorizzatori. «Va bene la discararica a Gioia, ma questo non esclude l’attivazione dell’impianto a Valle Solegara. Per conferire l’immondizia a Gioia, infatti, si risparmierà sul costo dei trasporti, ma non sullo smaltimento. Inoltre sappiamo bene che le discariche prima o poi si esauriscono.
Meglio allora un impianto che consenta di distruggere il pattume, ovviamente dopo la raccolta differenziata». Contrario al referendum è anche il vicepresidente del consiglio comunale Fabrizio Amatilli (Pd) che però puntualizza: «Ufficialmente il gruppo consiliare del Pd non si è ancora espresso in merito, ma il mio covincimento personale è che il ricorso allo strumento del referendum popolare in tali questioni sia sbagliato come metodo, quando attengono a temi complessi e presuppongono capacità e conoscenze di livello medioalto e di programmazione, e non il ricorso alle emotività del momento. Il tema dei rifiuti» sostiene «è proprio uno di quelli in cui una classe dirigente deve assumersi le proprie responsabilità e risponderne nei confronti dei cittadini».
«Siamo dell’avviso che chi amministra» sostiene «deve prendersi la responsabilità di scelte importanti come questa. I cittadini non possono farsi carico di problemi così seri». Per Occhiuto inoltre l’emergenza rifiuti va risolta attraverso l’utilizzo di termovalorizzatori. «Va bene la discararica a Gioia, ma questo non esclude l’attivazione dell’impianto a Valle Solegara. Per conferire l’immondizia a Gioia, infatti, si risparmierà sul costo dei trasporti, ma non sullo smaltimento. Inoltre sappiamo bene che le discariche prima o poi si esauriscono.
Meglio allora un impianto che consenta di distruggere il pattume, ovviamente dopo la raccolta differenziata». Contrario al referendum è anche il vicepresidente del consiglio comunale Fabrizio Amatilli (Pd) che però puntualizza: «Ufficialmente il gruppo consiliare del Pd non si è ancora espresso in merito, ma il mio covincimento personale è che il ricorso allo strumento del referendum popolare in tali questioni sia sbagliato come metodo, quando attengono a temi complessi e presuppongono capacità e conoscenze di livello medioalto e di programmazione, e non il ricorso alle emotività del momento. Il tema dei rifiuti» sostiene «è proprio uno di quelli in cui una classe dirigente deve assumersi le proprie responsabilità e risponderne nei confronti dei cittadini».