Disdette negli alberghi a causa del mare inquinato
Le richieste riguardano soprattutto prenotazioni degli aquilani ad Alba Adriatica L’Adusbef propone un incontro con gli operatori turistici per evitare cause civili
L’AQUILA. Le notizie sul mare inquinato in alcuni tratti del litorale di Alba Adriatica, meta tradizionale delle famiglie aquilane, stanno producendo una serie di timori e disdette delle prenotazioni negli hotel e nelle abitazioni che vengono affittate.
La sezione aquilana dell’associazione di consumatori Adusbef ha ricevuto in pochi giorni almeno una cinquantina di richieste su come fare per riavere i soldi indietro visti i dati preoccupanti sulla balneabilità.
La richiesta delle famiglie consiste per lo più nella restituzione delle caparre anche per quanto riguarda le prenotazioni negli stabilimenti. Senza, ovviamente, pagare le penali previste dai contratti.
Ma, come è avvenuto anche lo scorso anno, sono in arrivo anche altre contestazioni da parte di chi ha prenotato hotel e stabilimenti posti a pochi metri dalla fine del divieto di balneazione. Infatti c’è gente che non si sente sicura pur trovandosi, come detto, a pochi metri dal confine che separa le spiagge inquinate da quelle dove è possibile fare il bagno.
Un altro problema non secondario è che si devono prendere decisioni in tempi brevissimi pur avendo la massima comprensione per gli imprenditori di Alba che pagano colpe non loro.
Comunque l’Adusbef sembra intenzionata a fare una riunione con tutti gli albergatori e operatori turistici in modo da cercare una soluzione che sia accettabile per tutte le parti. Nessuno, infatti, vuole arrivare a fare cause in tribunale che non giovano a nessuno. Secondo quanto si è appreso ci sono alcuni tra i titolari degli stabilimenti che sono andati incontro alle esigenze degli aquilani mentre altri si sono dimostrati meno disponibili.
La situazione di allarme tra gli aquilani è cresciuta dopo che si è diffusa la notizia che alcuni bambini avrebbero contratto forme lievi di gastroenterite.
L’Adusbef, comunque, invita tutti coloro che vogliono andare al mare a consultare i siti dei Comuni rivieraschi dove vengono messi i dati sulla balneabilità come pure il sito dell’Arta che allo stesso modo possiede dei dati aggiornati.
Un altro problema non secondario per le famiglie è rappresentato dal fatto che se non si riesce a risolvere in tempi brevi certe controversie sarà difficile avere la possibilità di fare vacanze al mare entro tempi accettabili.
Insomma una situazione molto difficile che mette in evidenza come, nonostante il problema dell’inquinamento sia costante, le famiglie aquilane hanno come prima preferenza le coste teramane.
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