L'AQUILA
Divieto di sedersi sui finestroni di San Berardino, è polemica
Tettamanti e Avellani (Pd): “Così si cacciano i più giovani mettendoli in pericolo. Servono più spazi per loro"
L'AQUILA. È scontro sulle multe elevate dai vigili urbani sotto ai portici di San Bernardino. Se Fratelli d'Italia difende la misura, il Partito democratico la attacca.
"Riteniamo ingiusta, anti educativa e dannosa, la scelta da parte dell’Amministrazione, di far comminare alla polizia municipale delle multe per chi si siede sui finestroni dei portici di San Berardino”, dice il responsabile politiche sociali e rapporti con le associazioni del Pd L’Aquila, Alessandro Tettamanti insieme al segretario Nello Avellani.
“Il commento del capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia, Leonardo Scimia, conferma", continuano i due, "in tutta la sua gravità, la natura punitiva ed etnica della misura delle multe, tenendoci a specificare che sono state comminate solo a minori stranieri non accompagnati o comunque extracomunitari, evidentemente suoi nemici. Noi riteniamo che i giovani siano “giovani” sempre, al di là della loro etnia e, pur considerando le specifiche esigenze e le specifiche storie di quelli stranieri, non ci stiamo a vederli divisi, ma crediamo sia importante lavorare per integrarli e mettere in campo tutte le misure possibili nell’ambito del contrasto alla povertà educativa".
"Crediamo allora che in realtà", concludono, "con questo provvedimento delle multe, non si faccia altro che spostare tutti i ragazzi e tutte le ragazze più in là, dove saranno meno visibili e nessuna tutela può essere loro data, esponendoli a un maggiore pericolo. Riteniamo che per contrastare comportamenti negativi e promuovere coesione sociale e sicurezza sia necessario considerare le cause dei fenomeni e da lì partire per intervenire. Gli adolescenti e le adolescenti, i ragazzi e le ragazze, hanno bisogno di spazio in centro, spazio che non sta venendo loro dato ma tolto".