Droga nell’auto, due persone arrestate

Avevano cocaina e hascisc nel bagagliaio, coinvolto un uomo residente a Popoli domiciliato a Tussio

L’AQUILA. Due persone sono state arrestate dalla polizia perché trovate in possesso di un ingente quantitativo di hascisc e cocaina. In manette sono finiti Claudio Matuozzo, 43 anni (residente a Popoli), e il 46enne Luigi Troise, entrambi nati a Napoli ma domiciliati a Tussio di Prata d’Ansidonia. L’arresto è stato eseguito dagli agenti della squadra Mobile della questura, durante un servizio di contrasto al fenomeno dei furti notturni e dello spaccio di sostanze stupefacenti, crescente nel periodo natalizio.

La Mobile ha predisposto servizi di osservazione e controllo del territorio, andati avanti per ore, effettuati lungo tutte le arterie stradali ed autostradali che consentono l’accesso e l’uscita dal capoluogo.

Verso le prime ore della mattinata, sulla statale 17 è stata fermata una Ford proveniente presumibilmente dalla zona di Sora, nel Frusinate. Dentro l’autovettura, con a bordo due uomini e una donna, che sarebbe risultata estranea ai fatti, all’interno del bagagliaio, in una sacca contenente biancheria di vario genere, gli agenti hanno trovato 2 involucri. Il primo, avvolto con carta di giornale, conteneva 155 grammi di cocaina. Nell’altro, impacchettato con un nastro adesivo di colore marrone, sono stati trovati 522 grammi di hascisc, suddivisa in 5 pani sottoposti poi a sequestro.

I due uomini sono stati fermati con l’accusa di detenzione a fine di spaccio di sostanze stupefacenti e sono poi finiti agli arresti domiciliari, in attesa della fissazione del processo con rito direttissimo, così come disposto dal pm di turno David Mancini.

Dai primi accertamenti eseguiti dagli agenti della squadra Mobile sarebbe emersa, invece, l’estraneità della donna ai fatti contestati ai suoi due compagni di viaggio.

Secondo la polizia i due erano di ritorno da una «gita» fuori regione programmata proprio per l’acquisto di sostanze stupefacenti da poter poi piazzare nell’Aquilano. Un mercato che negli ultimi anni sembra diventato fin troppo fiorente e in grado di attirare un sempre crescente numero di spacciatori, molti dei quali legati alla criminalità organizzata.

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