Due cuccioli di capriolo trovati a Pietrasecca
A prendersi cura di loro gli addetti alla Riserva naturale di Monte Velino
MAGLIANO DEI MARSI. Lo sguardo smarrito e il pianto continuo dei piccoli caprioli inteneriscono tutti alla Riserva naturale orientata di Monte Velino, a Magliano dei Marsi. Nonostante tutte le attenzioni siano rivolte a loro, i cuccioli sentono la mancanza della loro mamma. Sono stati trovati lo scorso weekend nella zona di Pietrasecca. Il primo cucciolo di capriolo è stato avvistato sabato mattina da quattro cacciatori che, pensando fosse stato abbandonato, lo hanno preso e portato alla riserva.
Il secondo invece era finito accidentalmente in un torrente e rischiava di annegare se due giovani, che andavano per funghi, non lo avessero salvato e trasferito, ieri mattina, nella riserva di Magliano dei Marsi. «Ora avranno bisogno di tutte le cure necessarie», ha dichiarato un esperto della riserva «verranno alimentati con del latte di capra e solo quando saranno in grado di mangiare da soli potranno uscire dal recinto».
Fino al terzo mese di vita i piccoli infatti vivono in un apposito recinto. Quando poi sono abbastanza grandi per procurarsi il cibo autonomamente vanno ad abitare nella zona faunistica della riserva dove già risiedono un cervo adulto, un capriolo, un cerbiatto, due poiane, due grifoni e quattro avvoltoi. Episodi di questo genere si ripetono frequentemente in primavera. L’appello degli esperti è però di non toccare gli animali, per permettergli di continuare a vivere con la loro mamma in libertà.
«Tra maggio e giugno è facile trovare dei cuccioli di capriolo perché è il periodo in cui vengono alla luce», ha spiegato Giovanni Potena, responsabile della riserva naturale. «Quando le mamme vanno a cercare il cibo li nascondono per evitare possibili attacchi da parte dei lupi. Gli uomini, pensandoli abbandonati, li prendono e li portano fuori dal loro habitat naturale nel quale poi non potranno più tornare perché hanno preso l’odore umano.
Noi li accogliamo nella riserva, dove servono come mezzo per educare i ragazzi a un corretto modo di vivere a contatto con la natura. Il nostro appello è di non toccare questi animali. Se poi sono in pericolo è consigliabile chiamare il numero 1515».
Il secondo invece era finito accidentalmente in un torrente e rischiava di annegare se due giovani, che andavano per funghi, non lo avessero salvato e trasferito, ieri mattina, nella riserva di Magliano dei Marsi. «Ora avranno bisogno di tutte le cure necessarie», ha dichiarato un esperto della riserva «verranno alimentati con del latte di capra e solo quando saranno in grado di mangiare da soli potranno uscire dal recinto».
Fino al terzo mese di vita i piccoli infatti vivono in un apposito recinto. Quando poi sono abbastanza grandi per procurarsi il cibo autonomamente vanno ad abitare nella zona faunistica della riserva dove già risiedono un cervo adulto, un capriolo, un cerbiatto, due poiane, due grifoni e quattro avvoltoi. Episodi di questo genere si ripetono frequentemente in primavera. L’appello degli esperti è però di non toccare gli animali, per permettergli di continuare a vivere con la loro mamma in libertà.
«Tra maggio e giugno è facile trovare dei cuccioli di capriolo perché è il periodo in cui vengono alla luce», ha spiegato Giovanni Potena, responsabile della riserva naturale. «Quando le mamme vanno a cercare il cibo li nascondono per evitare possibili attacchi da parte dei lupi. Gli uomini, pensandoli abbandonati, li prendono e li portano fuori dal loro habitat naturale nel quale poi non potranno più tornare perché hanno preso l’odore umano.
Noi li accogliamo nella riserva, dove servono come mezzo per educare i ragazzi a un corretto modo di vivere a contatto con la natura. Il nostro appello è di non toccare questi animali. Se poi sono in pericolo è consigliabile chiamare il numero 1515».