Duemila persone assistite dalla Caritas nella Valle Peligna
Pensionati, giovani coppie e disoccupati mangiano a mensa E i panificatori donano 50 chili di pane al giorno ai volontari
SULMONA. Una giovane coppia che sperava di trovare fortuna qui dall’Est Europa e che per ora ha trovato solo disoccupazione e miseria. Ma anche due pensionati che non arrivano a fine mese con il vitalizio minimo di lui. Sono loro le persone che si siedono ogni giorno alla mensa della Caritas, i cui tavoli in in via Porta Romana (l'ingresso posteriore della Diocesi), fotografano in questi anni le difficoltà economiche del territorio, che si traducono nell'aumento di persone che vanno a bussare per un pasto caldo. E da quest’anno è arrivata in soccorso l’Officina dei Sapori – Cescot che dona i suoi 50 chili di pane al giorno per sfamare gli ospiti della mensa diocesana e della casa di riposo della Pia Fondazione. A ogni corso per panificatori o pizzaioli che il Cescot organizza, infatti, le specialità di pane o pizza vengono donate alla Caritas, come conferma il direttore Angelo Pellegrino. «In un contesto di crisi generale dell'occupazione», spiega, «vi sono settori del mondo del lavoro che hanno risentito meno degli effetti recessivi, come quello alimentare, al quale abbiamo abbinato un valore solidaristico, donando alla Caritas i 50 chili di pane che produciamo al giorno. Si tratta di una cosa a cui teniamo molto». Puntuali sono arrivati in una breve ma sentita lettera i ringraziamenti di don Palmiero Amatangelo, direttore della Caritas.
«Nel ringraziare il vostro istituto per la sensibilità dimostrata», scrive il sacerdote, «assicuro che la fornitura di pane da voi donato è stata da noi destinata a favore degli ospiti della mensa che quotidianamente accogliamo nel nostro centro e della casa di riposo». Nel territorio la Caritas assiste oltre 2mila persone con quasi 20mila pasti serviti nell'ultimo anno. Si tratta di situazioni d’indigenza quotidiana, rilevate dall’Osservatorio regionale Gemino, cui la Diocesi prende parte. Dal 2011 il numero dei cosiddetti nuovi poveri è quadruplicato, raggiungendo i duemila assistiti, mille e cinquecento in più rispetto all'anno precedente. Erano, infatti, 500 nel 2010, 300 nel 2009 e 188 nel 2008. La gran parte di queste persone arriva da Sulmona, ma non mancano gli stranieri, soprattutto i romeni, che rappresentano in città una delle comunità più numerose. In base all'identikit, gli assistiti sono soprattutto sposati, giovani coppie o famiglie in cui uno dei componenti ha perso il lavoro, ma anche pensionati soli. Sono almeno 50 i pasti serviti al giorno nella mensa diocesana e centinaia gli assistiti in altri modi, dalla consegna di viveri a quella di abbigliamento e medicine, come accade alla parrocchia di Cristo Re, dove ogni settimana vengono distribuiti 800 chili di alimenti confezionati. Per arginare le situazioni di povertà la Caritas ha attinto a un fondo regionale di quasi 7mila e 800 euro, destinato alla mensa diocesana per i circa 50 pasti giornalieri. Vista la reticenza della gran parte degli assistiti a far conoscere la loro condizione vengono allestiti ingressi posteriori (come nel caso della mensa) o uscite secondarie (come accade per la chiesa di Cristo Re), dove i volontari sono sempre pronti a dare una mano e un sorriso discreto. In 200 danno una mano ogni giorno gratuitamente per i più bisognosi. Come la coppia dell’Europa dell’Est e i due pensionati soli.
Federica Pantano
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