aziende in crisi

Duemila zappe per Equitalia Protesta dell’allevatore Rossi

L’AQUILA. Dopo quattro ore di protesta con il suo grande trattore piazzato davanti alla sede aquilana di Equitalia, l’allevatore Dino Rossi, rappresentante del Cospa Abruzzo, riprende la via di...

L’AQUILA. Dopo quattro ore di protesta con il suo grande trattore piazzato davanti alla sede aquilana di Equitalia, l’allevatore Dino Rossi, rappresentante del Cospa Abruzzo, riprende la via di casa. Nemmeno stavolta ha ottenuto le risposte che cercava: «sapere da Equitalia a quanto ammonta il mio debito con lo Stato per Irap, Iva e alcune multe dei vigili urbani» non pagate nel tempo. «Mi sono dovuto far fare il conto dal mio commercialista, ma voglio conoscere la mia situazione», dice. Sotto la pioggia Rossi ha portato il suo trattore da Ofena, dove gestisce la sua azienda agricola, fino a via Strinella, all’Aquila. Sopra, un carico di duemila zappe senza manici donate dagli agricoltori abruzzesi, più una, nuova di zecca, l’unica col manico, infiocchettata per essere consegnata, insieme a una lettera, alla direzione di sede Equitalia. È la nuova puntata della battaglia che combatte in prima persona – ma nello stesso tempo per tutta la categoria dei produttori agricoli e degli allevatori – «contro Equitalia e lo Stato che vessa le piccole imprese con un fisco “insostenibile”, il mercato bloccato a causa del terremoto nell’intero cratere sismico, l’impossibilità di accedere al credito». Il debito di Rossi supera i 95mila euro, di questi una parte consistente sono interessi e sanzioni e «costi di Equitalia». «Io, dal terreno, non riesco a tirar fuori chissà quali soldi e quale reddito», dice. «Se ci continuano a mettere le tasse da una parte, e dall’altra le chiedono con la forza, non ce la facciamo. Ho portato qui un pensiero speciale, per denunciare che noi, dalla terra, non riusciamo a cacciare altro reddito».

Rossi si era presentato davanti alla sede di Equitalia con un trattore carico di rotoballe, poi con uno speciale pallottoliere. Una settimana fa il deputato Domenico Scilipoti ha presentato un’interrogazione parlamentare sul caso-Rossi. Equitalia gli ha notificato due pignoramenti da 46mila euro ciascuno, bloccandogli un conto corrente. Tornato a casa, la voce di Rossi a telefono si fa più seria: «Io protesto con il trattore e lo faccio con il sorriso. Ma qua i problemi reali, dentro le mura delle nostre aziende, sono seri». (m.g.)

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