E De Matteis resta a casa: niente soldi, il solito bluff
Opposizione in pezzi: in piazza anche uomini del Pdl ma non i centristi La polemica a distanza tra Roma e L’Aquila a colpi di comunicati al vetriolo
ROMA. «Telefonate a Barca e ditegli se quello che sbandiera Cialente è vero». Il vicepresidente vicario del consiglio regionale Giorgio De Matteis al telefono si scaglia contro l’iniziativa del sindaco. Altri pezzi di opposizione, invece, come gli uomini del Pdl sono regolarmente nel gruppo delle «carriole». Carriole istituzionali, per la precisione. La «marcetta» su Roma non piace a tutti. E spacca anche l’opposizione, specie in consiglio comunale. Ma il pullman torna all’Aquila mezzo vuoto anche per colpa di defezioni importanti del centrosinistra. Fuoco amico sull’idea di Cialente, nata col «peccato originale» della mancata comunicazione urbi et orbi. «Ma sai», fa notare uno del centrosinistra, «c’era la Prima commissione alle nove e mezza». Vuoi mettere?
De Matteis è un fiume in piena. «Ma quale vittoria? Questa sceneggiata inutile è l’ennesima riprova dell’incapacità del sindaco di guidare un processo così importante come quello della ricostruzione. Dove sta il miliardo? Non facciamoci prendere in giro. Il decreto? Non l’ha fatto un ministro in 8 mesi lo fa ora un sottosegretario? Che ha portato a casa Cialente? Nulla».
A ruota la dichiarazione di Corrado Ruggeri (L’Aquila città aperta): «In merito alla richiesta dei consiglieri di minoranza, circa la convocazione di un consiglio comunale urgente e straordinario per la quantificazione delle risorse finanziarie residue, il presidente Benedetti ha assicurato che sarà convocato entro una decina di giorni. Riteniamo indispensabile la discussione in aula per accertare la reale entità delle risorse pienamente utilizzabili e la programmazione».
MIRACOLI. In piazza Colonna passa Filippo Piccone: «Il problema sono i soldi, ma il Pdl è presente in questa battaglia. Non sono le manifestazioni a fare la differenza ma il lavoro che si fa all’interno. Basta strumentalizzazioni, da una parte e dall’altra: lavorare». Pierluigi Properzi, che il Pdl candidò a sindaco contro Cialente: «Mi sono candidato da aquilano e considero un risultato la convergenza di molte componenti su un’azione unitaria nei confronti del governo. Soprattutto del nuovo esecutivo. Collaborare non significa fiancheggiamento della maggioranza, ma chi non era a Roma non ha tenuto conto che era un incontro istituzionale cui non si può negare l’appoggio». E di miracoli, infine, parla anche il berlusconiano Capezzone, di corsa verso Montecitorio: «Il governo Berlusconi ha fatto un miracolo per le abitazioni, ora fare di più per le imprese e la ricostruzione. Tutti uniti, destra e sinistra, senza faziosità». Ha costruito e non ricostruito. «Ha fatto un miracolo, in nessun caso al mondo tutti coloro che hanno perduto una casa hanno potuto riaverla». Metà popolazione non è tornata nella propria casa. Nessuna risposta. Solo una pernacchia di sottofondo, effetto sonoro per le telecamere di una troupe».(e.n.)
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