E' Falcone il nuovo procuratore generale
Subentra ad Amicarelli, che diede impulso alle indagini su Del Turco
L’AQUILA. E’ Giuseppe Falcone, attuale presidente del tribunale di sorveglianza di Roma, il nuovo procuratore generale della Corte di appello dell’Aquila. Lo ha nominato il plenum del Csm a maggioranza. Subentrerà, tra alcune settimane, a Bruno Paolo Amicarelli, titolare dell’ufficio fin dal 1999. Ora alla presa di possesso dell’incarico manca solo il via libera del ministero della Giustizia, ma si tratta di una formalità.
LA NOMINA. Alla nomina di Falcone si è arrivati dopo una lunga valutazione delle referenze presentate dai numerosi e autorevoli candidati all’importante incarico. Falcone ha avuto la meglio sul procuratore di Perugia Nicola Miriano, titolare dell’ufficio che si è occupato dell’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher e sul procuratore di Lucera Massimo Lucianetti.
Ma inizialmente avevano presentato domanda per questo incarico anche altri autorevoli giudici, quali il procuratore di Torino Marcello Maddalena, (il capo di Guariniello) e Maria Bonaudo Del Savio, titolare della procura di Aosta che aveva trattato il delitto di Cogne. Inizialmente era in corsa anche l’attuale procuratore capo dell’Aquila Alfredo Rossini.
CHI E’ FALCONE. Il dottor Falcone, che dovrebbe insediarsi all’inizio del prossimo anno, ha un curriculum ricco di esperienza. In passato è stato vice direttore del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) e per un decennio è stato componente del Consiglio di amministrazione del ministero della Giustizia. Il suo ufficio si è occupato di un caso di rilevanza nazionale, ovvero la contestata concessione della libertà condizionata a Francesca Mambro, terrorista di estrema destra, di origine chietina, condannata insieme al suo compagno Giusva Fioravanti all’ergastolo con sentenza definitiva per la strage alla stazione di Bologna nel 1980.
Una strage per la quale i due ex terroristi dei Nuclei armati rivoluzionari, che hanno ammesso tutti gli altri omicidi, si sono sempre proclamati innocenti. Falcone sarà il 67º responsabile dell’ufficio nella lunga storia della Procura generale di Corte di appello dell’Aquila. Il primo procuratore, infatti, fu Luciano Mirabelli che venne nominato nel 1862.
CHI E’ AMICARELLI. Il dottor Bruno Paolo Amicarelli, ora in ferie prima di andare in pensione, ha tenuto un ruolo significativo nel dare impulso alla giustizia abruzzese, pur non avendo, come prevede la sua funzione di controllo sulle procure della regione, alcuna titolarità di inchieste. Tuttavia è stato forse decisivo nell’arresto di Ottaviano Del Turco, per la vicenda di «Sanitopoli».
Infatti Amicarelli ebbe un incontro con Del Turco, su richiesta dell’uomo politico (in casa di un comune amico), nel quale l’ex presidente della Regione avrebbe tentato di interferire sull’attività investigativa in corso a suo carico, cercando di convincere Amicarelli della sua innocenza. Amicarelli, che aveva informato preventivamente di quell’incontro il pm Nicola Trifuoggi, raccontò in una relazione al suo collega che Del Turco gli avrebbe chiesto di tenere segreto il loro colloquio e il contenuto. Cosa che, ovviamente, Amicarelli non fece.
Poco dopo scattarono gli arresti. Amicarelli, tra l’altro, in occasione delle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario, è stato sempre molto diretto: ha ribadito che il rischio di infiltrazioni mafiose in Abruzzo è reale con il coinvolgimento di criminalità organizzata di altre regioni. Inoltre ha denunciato con forza le carenze di fondi per la giustizia. «E’ scandaloso apprendere dal ministero», scrisse nell’ultima relazione «che dal 2002 al 2006 le risorse per la giustizia sono diminuite del 51 per cento».
LA NOMINA. Alla nomina di Falcone si è arrivati dopo una lunga valutazione delle referenze presentate dai numerosi e autorevoli candidati all’importante incarico. Falcone ha avuto la meglio sul procuratore di Perugia Nicola Miriano, titolare dell’ufficio che si è occupato dell’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher e sul procuratore di Lucera Massimo Lucianetti.
Ma inizialmente avevano presentato domanda per questo incarico anche altri autorevoli giudici, quali il procuratore di Torino Marcello Maddalena, (il capo di Guariniello) e Maria Bonaudo Del Savio, titolare della procura di Aosta che aveva trattato il delitto di Cogne. Inizialmente era in corsa anche l’attuale procuratore capo dell’Aquila Alfredo Rossini.
CHI E’ FALCONE. Il dottor Falcone, che dovrebbe insediarsi all’inizio del prossimo anno, ha un curriculum ricco di esperienza. In passato è stato vice direttore del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) e per un decennio è stato componente del Consiglio di amministrazione del ministero della Giustizia. Il suo ufficio si è occupato di un caso di rilevanza nazionale, ovvero la contestata concessione della libertà condizionata a Francesca Mambro, terrorista di estrema destra, di origine chietina, condannata insieme al suo compagno Giusva Fioravanti all’ergastolo con sentenza definitiva per la strage alla stazione di Bologna nel 1980.
Una strage per la quale i due ex terroristi dei Nuclei armati rivoluzionari, che hanno ammesso tutti gli altri omicidi, si sono sempre proclamati innocenti. Falcone sarà il 67º responsabile dell’ufficio nella lunga storia della Procura generale di Corte di appello dell’Aquila. Il primo procuratore, infatti, fu Luciano Mirabelli che venne nominato nel 1862.
CHI E’ AMICARELLI. Il dottor Bruno Paolo Amicarelli, ora in ferie prima di andare in pensione, ha tenuto un ruolo significativo nel dare impulso alla giustizia abruzzese, pur non avendo, come prevede la sua funzione di controllo sulle procure della regione, alcuna titolarità di inchieste. Tuttavia è stato forse decisivo nell’arresto di Ottaviano Del Turco, per la vicenda di «Sanitopoli».
Infatti Amicarelli ebbe un incontro con Del Turco, su richiesta dell’uomo politico (in casa di un comune amico), nel quale l’ex presidente della Regione avrebbe tentato di interferire sull’attività investigativa in corso a suo carico, cercando di convincere Amicarelli della sua innocenza. Amicarelli, che aveva informato preventivamente di quell’incontro il pm Nicola Trifuoggi, raccontò in una relazione al suo collega che Del Turco gli avrebbe chiesto di tenere segreto il loro colloquio e il contenuto. Cosa che, ovviamente, Amicarelli non fece.
Poco dopo scattarono gli arresti. Amicarelli, tra l’altro, in occasione delle cerimonie di inaugurazione dell’anno giudiziario, è stato sempre molto diretto: ha ribadito che il rischio di infiltrazioni mafiose in Abruzzo è reale con il coinvolgimento di criminalità organizzata di altre regioni. Inoltre ha denunciato con forza le carenze di fondi per la giustizia. «E’ scandaloso apprendere dal ministero», scrisse nell’ultima relazione «che dal 2002 al 2006 le risorse per la giustizia sono diminuite del 51 per cento».