E' morto Ottaviano Giannangeli, il poeta dell'amore e del ritorno
Dopo Tiboni l'Abruzzo perde un altro protagonista della cultura nazionale: il Professore aveva scelto la scuola e l'università per veicolare la bellezza della letteratura italiana. La camera ardente allestita nella biblioteca della sua abitazione di Raiano
SULMONA. Si è spento all'età di 94 anni Ottaviano Giannangeli, vera e propria icona della cultura abruzzese. Il lutto avviene a pochi giorni dalla perdita di un altro gigante, Edoardo Tiboni, anch'egli 94enne. La lingua e il dialetto. La Valle Peligna e la sua Raiano. Il legame con la sua terra e l’universalità del messaggio affidato ai suoi scritti. Veicolato attraverso l’insegnamento nelle scuole medie e superiori d' Abruzzo prima e nella facoltà di Lingue dell’Università "G. d'Annunzio" di Pescara poi (1974-'93). Difficile concentrare in poche righe l’esperienza umana e intellettuale del Professore che questa mattina si è spento all’ospedale di Sulmona. Ottaviano Giannangeli lascia la moglie, amore di una vita, Elisabetta Caccavella. La camera ardente è stata allestita nella biblioteca della sua abitazione a Raiano; la funzione funebre si terrà oggi, lunedì 18 dicembre, alle ore 15, nella chiesa di Santa Maria Maggiore.
Giannangeli se ne va così, nello stesso anno in cui ha dato alle stampe “Quando vivevo sulla terra” (Verdone editore), opera omnia e "invito" ad immergersi in un cammino culturale lungo ottant’anni, allestito con la collaborazione di Andrea Giampietro. Chiacchierando con lui, qualche tempo fa, gli avevo chiesto di guidare idealmente i lettori in questo percorso. Lo aveva fatto con carrellata di lucidi ricordi, decine di versi recitati a memoria e passione... «"Pure ebbi il torto d'esser nato, / di vecchio sterpo italico, a Raiano / che dista da Corfinio tre chilometri. E poi seppi la retorica di Roma»: mi piace presentarmi con questi versi ovidiani”, tratti dalla mia poesia "Prefazione all'Italia", in cui emerge il legame profondo con la mia terra». Così si raccontava il Professore, nato a Raiano. il 20 giugno 1923, da madre pratolana e padre secinarese, laurea in Lettere a Firenze nel 1947 e una vita da protagonista della cultura nazionale. La sua prima raccolta poetica, "Ritorni", risale al 1944. (Tutta la storia e le opere di Giannangeli sul Centro in edicola lunedì 18 dicembre).
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