E nella Villa comunale regna il degrado

Siringhe, sporcizia e tombini aperti, l’appello dei genitori al Comune: i nostri bimbi in pericolo

SULMONA. Siringhe, resti di medicinali, tombini aperti e rifiuti di ogni genere. Sembrano un campo di battaglia le aiuole della villa comunale che si trovano dietro la cattedrale di San Panfilo. Uno spettacolo poco edificante che non è sfuggito ai residenti o a chi è solito portare il suo cane o i suoi bambini a giocare nel parco cittadino. Da qui l’immediata richiesta di pulizie straordinarie al Comune, che ha già mandato ieri mattina una squadra di addetti. Le proteste, però, restano per una villa comunale troppo spesso oggetto di atti vandalici e incuria, che sul retro della basilica, dove l’illuminazione è più scarsa e le piante più rigogliose del dovuto, diventa terra di nessuno. L’indignazione è diventata una sorta di tam tam virale che si è propagato in poco tempo sui social network, raccogliendo l’indignazione di attivisti e semplici cittadini. Preoccupati soprattutto i genitori dei bambini che frequentano il catechismo a San Panfilo e che si fermano a giocare all’uscita proprio lì, fra siringhe, immondizia e anche tombini aperti. «Con questa segnalazione vogliamo sia scuotere i responsabili di questo degrado che vanno a contaminare uno spazio dove giocano i nostri bimbi al termine del catechismo», intervengono i genitori, «sia sollecitare l’amministrazione su una soluzione definitiva». Si aggiunge a loro Gabriella Tunno, attuale gestore del canile municipale, che postando le foto del degrado sul suo profilo facebook, avverte sui potenziali rischi per bambini e animali che frequentano la villa comunale. «È un’indecenza», incalza, «soprattutto perché si deve considerare che bambini e animali, giocando da quelle parti, possono pungersi con le siringhe. Ho già segnalato tutto alle autorità competenti e al Comune e spero che non accada più». (f.p.)

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