E stamani inizia il processo-bis a Bertolaso
Ma le parti civili temono un rinvio a lungo termine che spalancherebbe le porte alla prescrizione
L’AQUILA. E questa mattina dovrebbe iniziare il processo satellite: quello all’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, ritenuto il mandante della riunione del 31 marzo 2009 dalla quale uscì il messaggio rassicurante.
Ma sull’avvio effettivo del processo per omicidio colposo plurimo pende il fatto che forse qualche avvocato sarà ancora impegnato a Roma in vista della sentenza della Cassazione sul filone principale. E le parti civili, immaginando un rinvio non tanto a breve, temono che il giudizio possa andare in prescrizione.
Prova regina della colpevolezza (secondo l’accusa) è la telefonata tra l’imputato e l’ex assessore regionale Daniela Stati che nel corso delle passate udienze è stata più volte evocata.
Ecco i passi salienti: «Ti chiamerà De Bernardinis», dice Bertolaso, «al quale ho detto di fare una riunione all’Aquila sulla vicenda di questo sciame sismico che continua, in modo da zittire subito qualsiasi imbecille, placare illazioni, preoccupazioni, eccetera. Comunque questa cosa la sistemiamo. Vengono i luminari del terremoto d’Italia. Di modo che è più un’operazione mediatica, hai capito?».
Una telefonata che proverebbe come Bertolaso fosse l’ispiratore della riunione del 31 marzo 2009 dalla quale uscì il messaggio rassicurante sulla possibilità di un catastrofico sisma che, però, si verificò il 6 aprile.
Fermo restando che il verdetto di oggi della Corte di Cassazione potrebbe influenzare non poco anche l’andamento di questo procedimento di primo grado.
(g.g.)
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