Engineering, piano salva-lavoratori
I liquidatori: se c'è l'accordo manterremo tutti i 190 posti
L'AQUILA. «C'è un piano per salvare i 193 dipendenti. Non siamo evasori fiscali. Abbiamo vinto sette ricorsi su sette. Di noi la stampa parla solamente in termini negativi». Liquidatori alla riscossa. Abruzzo Engineering, la società «in house» della Regione Abruzzo messa in liquidazione nei mesi scorsi e ormai da tempo nel mirino della Procura della Repubblica, «non ha mai frodato il Fisco». «Finalmente una buona notizia, dopo tante negative che hanno dipinto questa società come un malefico carrozzone», dicono i liquidatori nel corso di una conferenza stampa, affiancati dall'avvocato Francesco Carli.
Secondo quanto riferito, la commissione tributaria regionale ha dato ragione alla società finita nel mirino dell'Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza con una serie di verbali che risalgono alle annualità comprese tra il 2002 e il 2006. «Non dovremo pagare nemmeno un euro dei 2,1 milioni di sanzioni che ci erano state comminate», hanno riferito i liquidatori. «Anche la commissione tributaria provinciale ci aveva dato ragione. Anzi, tutto questo ha comportato dei costi a carico pubblico in quanto, a conti fatti, si è perso oltre un anno di tempo per le verifiche, il che ha richiesto il distacco di un dipendente che ha dovuto aprire la porta ai finanzieri e seguirli nelle fasi di compilazione dei verbali. Tutte queste operazioni hanno comportato non un'entrata, bensì un uscita all'erario».
Sulla fase della liquidazione «l'attività è stata appena avviata. Si tratta di una fase che prevede una serie di adempimenti». Tuttavia, secondo quanto riferito nel corso della conferenza stampa, «esiste un piano per mantenere i posti di lavoro, che sono la cosa più importante alla quale stiamo pensando. Insieme alle organizzazioni sindacali stiamo lavorando a un'ipotesi di accordo al fine di creare le condizioni utili per cui tutto il personale, anche quello in cassa integrazione, mantenga il posto. Speriamo che questo piano, di cui discuteremo a breve, possa trovare concretezza nei prossimi mesi. Anche perché, contrariamente a quello che scrivono i giornali, si tratta di personale qualificato e responsabile che sta continuando a dare il proprio contributo con le attività in atto negli impieghi alla Provincia e al Comune, dove i dipendenti hanno dimostrato una professionalità e un attaccamento alla società che sono stati riconosciuti dagli stessi enti presso i quali i lavoratori sono distaccati».
Non si arrestano, intanto, le iniziative degli investigatori nei confronti della società. Bocche cucite, da parte dei liquidatori, sul recente blitz della Guardia di Finanza che ha acquisito, all'interno della sede sociale di palazzo Rotilio, una corposa mole di documenti relativi alle molteplici attività di Abruzzo Engineering, con particolare riferimento, stavolta, ai rapporti tra la stessa e la Selex del gruppo Finmeccanica. Rapporti sui quali la Procura ha già messo gli occhi con un'indagine della quale è titolare il sostituto procuratore Antonietta Picardi.
Secondo quanto riferito, la commissione tributaria regionale ha dato ragione alla società finita nel mirino dell'Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza con una serie di verbali che risalgono alle annualità comprese tra il 2002 e il 2006. «Non dovremo pagare nemmeno un euro dei 2,1 milioni di sanzioni che ci erano state comminate», hanno riferito i liquidatori. «Anche la commissione tributaria provinciale ci aveva dato ragione. Anzi, tutto questo ha comportato dei costi a carico pubblico in quanto, a conti fatti, si è perso oltre un anno di tempo per le verifiche, il che ha richiesto il distacco di un dipendente che ha dovuto aprire la porta ai finanzieri e seguirli nelle fasi di compilazione dei verbali. Tutte queste operazioni hanno comportato non un'entrata, bensì un uscita all'erario».
Sulla fase della liquidazione «l'attività è stata appena avviata. Si tratta di una fase che prevede una serie di adempimenti». Tuttavia, secondo quanto riferito nel corso della conferenza stampa, «esiste un piano per mantenere i posti di lavoro, che sono la cosa più importante alla quale stiamo pensando. Insieme alle organizzazioni sindacali stiamo lavorando a un'ipotesi di accordo al fine di creare le condizioni utili per cui tutto il personale, anche quello in cassa integrazione, mantenga il posto. Speriamo che questo piano, di cui discuteremo a breve, possa trovare concretezza nei prossimi mesi. Anche perché, contrariamente a quello che scrivono i giornali, si tratta di personale qualificato e responsabile che sta continuando a dare il proprio contributo con le attività in atto negli impieghi alla Provincia e al Comune, dove i dipendenti hanno dimostrato una professionalità e un attaccamento alla società che sono stati riconosciuti dagli stessi enti presso i quali i lavoratori sono distaccati».
Non si arrestano, intanto, le iniziative degli investigatori nei confronti della società. Bocche cucite, da parte dei liquidatori, sul recente blitz della Guardia di Finanza che ha acquisito, all'interno della sede sociale di palazzo Rotilio, una corposa mole di documenti relativi alle molteplici attività di Abruzzo Engineering, con particolare riferimento, stavolta, ai rapporti tra la stessa e la Selex del gruppo Finmeccanica. Rapporti sui quali la Procura ha già messo gli occhi con un'indagine della quale è titolare il sostituto procuratore Antonietta Picardi.
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