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Eremo Celestiniano chiuso da tre anni, è polemica
SULMONA. Sono passati 1.097 giorni dalla chiusura dell’eremo di Celestino V in seguito alla caduta di alcuni massi. Tre anni l’altro ieri dalla prima ordinanza del sindaco del 5 febbraio del 2010...
SULMONA. Sono passati 1.097 giorni dalla chiusura dell’eremo di Celestino V in seguito alla caduta di alcuni massi. Tre anni l’altro ieri dalla prima ordinanza del sindaco del 5 febbraio del 2010 con cui venne disposta l’impraticabilità del sentiero. Appena tre mesi dopo, il 21 maggio dello stesso anno, il sindaco Fabio Federico dispose l’interdizione dell’intera area, chalet di Sant’Onofrio e tempio di Ercole Curino compresi.
Giulio Mastrogiuseppe, presidente dell’associazione celestiniana che gestiva la struttura ricettiva, affida a una lettera aperta la delusione per la mancata riapertura della zona dopo tre anni. «A tre anni da quell’evento al Comune di Sulmona tutto tace e, nonostante la nostra associazione si sia prodigata in tutti i modi per arrivare ad una soluzione, non si riesce a prevederne l’epilogo», precisa Mastrogiuseppe, «nonostante i tavoli tecnici, le perizie ultra qualificate realizzate gratuitamente da illustri professionisti e da docenti universitari grazie all’associazione celestiniana, nonostante il piano di sicurezza redatto sempre gratuitamente da un concittadino titolato (esperto e consulente di punta della Protezione Civile nazionale), nonostante lo stanziamento di somme per intervenire sul sentiero da parte della Provincia dell’Aquila, nonostante la lodevole proposta del Parco della Majella di fornire a proprie spese un sistema di controllo a sensori laser, nonostante la giunta comunale abbia approvato a novembre del 2011 il progetto per l’istituzione del Distretto culturale di Celestino, nonostante il sito sia stato più volte oggetto di atti vandalici e furti, nonostante l'incuria e le intemperie abbiano danneggiato lo chalet con alberi caduti, a tutt’oggi nessun passo in avanti per la risoluzione del problema è stato compiuto».
Al lungo elenco delle incompiute, l’associazione celestiniana aggiunge che fra tre mesi si terrà il 700entesimo anniversario dalla canonizzazione di Celestino V. «Tra soli 90 giorni, il 5 maggio, cadrà il 700° della canonizzazione di Celestino V- San Pietro Confessore», avverte Mastrogiuseppe, «la ricorrenza di un evento storico importantissimo per le implicazioni religiose, spirituali, storiche e culturali rischia di trasformarsi nell’ennesima occasione persa per restituire a Sulmona il crisma di città celestiniana per elezione».
Arriva, infine, un monito all’amministrazione e alla città. «Spero, insieme all’associazione e ai tanti amici e simpatizzanti, che da domattina», conclude, «l’amministrazione e l’intera città si attivino per questo importante appuntamento, ne va della dignità di un'intera collettività». (f.p.)
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