Esenzioni Irpef, 600 richieste d’aiuto Confusione tra pensionati e aziende

File allo sportello Uil aperto dopo la mancata applicazione della sentenza del Consiglio di Stato.

SULMONA. Seicento richieste d’aiuto in un mese. Perché c’è ancora tanta, troppa confusione sull’esenzione dal pagamento dell’Irpef. Dipendenti autonomi e pensionati hanno «preso d’assalto» lo sportello della Uil aperto il primo settembre dopo le numerosissime sollecitazioni per ottenere l’esenzione del pagamento delle tasse in buste paga o nei cedolini delle pensioni.
La necessità di aprire il punto informativo è da rintracciare infatti nel caos generato dall’ordinanza del presidente del consiglio del 6 giugno, con cui venne revocata l’esenzione dell’Irpef, prima introdotta per tutti i residenti della provincia dell’Aquila dal decreto del ministro dell’economia del 9 aprile. Poi, l’ultima parola del Consiglio di Stato ad agosto, che ha ribaltato la sentenza del Tar, introducendo nuovamente l’esenzione dell’Irpef.

In pratica tutti i lavoratori (anche in mobilità) e i pensionati possono fare richiesta per ottenere le loro buste paga al lordo del compenso, senza le trattenute fiscali. Salvo poi l’obbligo di restituirle, in base a disposizioni che devono ancora essere formalizzate, in un secondo momento e in formula rateizzata, tramite cartella esattoriale. Se i lavoratori dipendenti, che si sono recati nella sede del sindacato in viale Mazzini, sono un centinaio, i pensionati sono oltre cinquecento. I numeri arrivano da Augusto Di Giustino, segretario della Uil e responsabile dello sportello.

«Tanta è stata la confusione», spiega Di Giustino, «soprattutto per via del ritiro e poi della reintroduzione del provvedimento, che ha generato l’accavallamento di alcuni mesi». I principali problemi, comunque, secondo il sindacato, si sarebbero registrati nelle piccole aziende private. «Molte ditte di edilizia o servizi», riprende Di Giustino, «hanno faticato ad adeguarsi».
Lo sportello in viale Mazzini è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9,30 alle 13,30; il giovedì anche dalle 16 alle 18.