«Faccetta nera» su facebook, critiche a De Matteis
Polemiche per l'iniziativa del portavoce. Paolucci (Pd): verdi e Udc perché sostengono quel candidato?
L'AQUILA. Grande fermento politico in vista delle elezioni. Il centrosinistra chiede ai Verdi come sia possibile sostenere la candidatura a sindaco di Giorgio De Matteis, «proprio mentre sta facendo il giro su Facebook la pubblicazione, da parte di Giovanni Farello portavoce di una delle sue liste, della canzone Faccetta nera. Luigi D'Eramo (Destra) ribadisce che il Pdl ha ingannato gli aquilani.
VERDI. A puntare il dito contro i Verdi e l'Udc per l'iniziativa di Farello è il segretario regionale del Partito democratico Silvio Paolucci.
«I Verdi e l'Udc, che all'Aquila sostengono Giorgio De Matteis, dovrebbero spiegare ai loro elettori come la loro storia sia compatibile con una coalizione in cui uno dei portavoce, Giovanni Farello, ha deciso di pubblicare sulla "piazza" di Facebook la canzone fascista Faccetta nera» ha dichiarato Paolucci. «Sono due partiti che in altre occasioni hanno dimostrato di avere a cuore la Costituzione repubblicana e ci chiediamo come la loro storia si sia incontrata con i fan di faccetta nera. Ognuno è responsabile delle proprie azioni, ma due partiti costituzionali e antifascisti hanno il dovere di spiegare».
Il post sul social network risale a due mesi fa: il 4 gennaio scorso. Il portavoce di «L'Aquila città unita", che appoggia De Matteis nel progetto "L'Aquila città aperta" si è lasciato sfuggire anche una serie di commenti nella sua bacheca pubblica: «Sempre verde.. anzi nera!» è scritto sotto l'inno, aggiungendo anche subito dopo «Una solida ed unita patria! e, come diceva Lui, Libro e moschetto fascista perfetto... (ma metto l'accento sul libro!)».
Dopo la "bufera" mediatica, Farella smorza i toni: «Chi mi conosce da anni sa come la penso, ma anche come mi comporto nella vita. Quella canzone è stata postata una sera per rispondere, in clima goliardico, alla pubblicazione di Bella ciao da parte di Luigi Fabiani (presidente Asm). È un modo per tornare al passato, ai tempi del liceo. È assurdo creare il caso su cose banali, mentre si dimentica il vero problema, la ricostruzione della città».
Da ieri sera Farello si è, però, sospeso per un periodo da Facebook, «per evitare» ha spiegato «ulteriori problemi».
LA DESTRA. «Si consuma, definitivamente, la beffa che il Pdl locale ha servito agli aquilani annunciando primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco del centrodestra, salvo poi tirarsi indietro nel giorno stabilito per la presentazione degli aspiranti».
Luigi D'Eramo, leader regionale della Destra, ha rotto il silenzio che ha scelto di tenere dallo scorso 7 marzo, data di scadenza per la presentazione dei candidati per le consultazioni del 18 marzo. «Ho evitato qualunque tipo di polemica e rivendicazione, consapevole dell'inadeguatezza di interlocutori che non esito a definire ex» ha spiegato D'Eramo.
«Ci si riferisce a me come un giovane combattivo e coerente; mi hanno insegnato, e io ho fatto mio, il rispetto per chi è più grande di me, per chi ha più esperienza.
Ma, in questo caso, di chi è più grande di me non ho visto la "grandezza": di Pierluigi Properzi ho visto la paura di misurarsi e la scorrettezza di chi non tiene fede agli impegni assunti. Degli (ex) alleati del Pdl aquilano ho visto la presunzione di chi crede di poter fare e disfare pensando di gestire sudditi sciocchi e ingenui». Oggi D'Eramo incontrerà il segretario nazionale della Destra, Francesco Storace, per un ultimo confronto e martedì la stampa per esporre le proprie scelte.
VERDI. A puntare il dito contro i Verdi e l'Udc per l'iniziativa di Farello è il segretario regionale del Partito democratico Silvio Paolucci.
«I Verdi e l'Udc, che all'Aquila sostengono Giorgio De Matteis, dovrebbero spiegare ai loro elettori come la loro storia sia compatibile con una coalizione in cui uno dei portavoce, Giovanni Farello, ha deciso di pubblicare sulla "piazza" di Facebook la canzone fascista Faccetta nera» ha dichiarato Paolucci. «Sono due partiti che in altre occasioni hanno dimostrato di avere a cuore la Costituzione repubblicana e ci chiediamo come la loro storia si sia incontrata con i fan di faccetta nera. Ognuno è responsabile delle proprie azioni, ma due partiti costituzionali e antifascisti hanno il dovere di spiegare».
Il post sul social network risale a due mesi fa: il 4 gennaio scorso. Il portavoce di «L'Aquila città unita", che appoggia De Matteis nel progetto "L'Aquila città aperta" si è lasciato sfuggire anche una serie di commenti nella sua bacheca pubblica: «Sempre verde.. anzi nera!» è scritto sotto l'inno, aggiungendo anche subito dopo «Una solida ed unita patria! e, come diceva Lui, Libro e moschetto fascista perfetto... (ma metto l'accento sul libro!)».
Dopo la "bufera" mediatica, Farella smorza i toni: «Chi mi conosce da anni sa come la penso, ma anche come mi comporto nella vita. Quella canzone è stata postata una sera per rispondere, in clima goliardico, alla pubblicazione di Bella ciao da parte di Luigi Fabiani (presidente Asm). È un modo per tornare al passato, ai tempi del liceo. È assurdo creare il caso su cose banali, mentre si dimentica il vero problema, la ricostruzione della città».
Da ieri sera Farello si è, però, sospeso per un periodo da Facebook, «per evitare» ha spiegato «ulteriori problemi».
LA DESTRA. «Si consuma, definitivamente, la beffa che il Pdl locale ha servito agli aquilani annunciando primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco del centrodestra, salvo poi tirarsi indietro nel giorno stabilito per la presentazione degli aspiranti».
Luigi D'Eramo, leader regionale della Destra, ha rotto il silenzio che ha scelto di tenere dallo scorso 7 marzo, data di scadenza per la presentazione dei candidati per le consultazioni del 18 marzo. «Ho evitato qualunque tipo di polemica e rivendicazione, consapevole dell'inadeguatezza di interlocutori che non esito a definire ex» ha spiegato D'Eramo.
«Ci si riferisce a me come un giovane combattivo e coerente; mi hanno insegnato, e io ho fatto mio, il rispetto per chi è più grande di me, per chi ha più esperienza.
Ma, in questo caso, di chi è più grande di me non ho visto la "grandezza": di Pierluigi Properzi ho visto la paura di misurarsi e la scorrettezza di chi non tiene fede agli impegni assunti. Degli (ex) alleati del Pdl aquilano ho visto la presunzione di chi crede di poter fare e disfare pensando di gestire sudditi sciocchi e ingenui». Oggi D'Eramo incontrerà il segretario nazionale della Destra, Francesco Storace, per un ultimo confronto e martedì la stampa per esporre le proprie scelte.
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