Fallimento ex L’Aquila calcio Il perito inguaia i dirigenti
«Scagionati» alcuni ex revisori insieme a Iorio e Perrone.
L’AQUILA. La perizia sul crac della vecchia L’Aquila Calcio sembra segnare un passo a favore dell’accusa ai danni di ex dirigenti e alcuni revisori. Le conclusioni del consulente saranno discusse oggi.
Un crac da un milione e 400mila euro che è sfociato in dodici richieste di rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta, bancarotta semplice per alcuni degli ex dirigenti e omesso controllo per i revisori del conti. Va precisato che questo sodalizio, che raggiunse i vertici della C1, è fallito e non ha nulla a che spartire con l’attuale club. Una situazione contabile assai complessa al punto che dopo la richiesta di rinvio a giudizio è stata disposta una consulenza che di fatto sostiene in buona parte le tesi dell’accusa.
Per l’ex presidente Michele Passarelli il consulente ritiene che in linea di massima ci siano riscontri a conferma della distrazione di cospicue somme dal patrimonio sociale. Il discorso è analogo, ma le somme contestate sono inferiori, per l’imprenditore Eliseo Iannini il quale subentrò a Passarelli alla guida della società. Va detto che Iannini non è stato mai nominato presidente della squadra rossoblù ma secondo la procura lui è stato amministratore di fatto del sodalizio. Il perito, Massimo Mancinelli, invece, sembra tirare fuori dai guai due ex dirigenti i quali a suo avviso non hanno sottratto nulla dal patrimonio della società fallita a prescindere da dichiarazioni rese da alcuni testimoni ma ritenute di alcun significato. I due ex dirigenti sono Lorenzo Perrone e Manlio Iorio. Ci sono poi le posizioni dei revisori dei conti.
Secondo il perito le contestazioni mosse nei loro confronti appaiono sussistenti ma precisa pure che tra di essi ci sono differenti livelli di responsabilità. Omissioni di controllo sono contestate a Rosanna Di Gioacchino, Pietro Gregori e Carlo Pellini. «Scagionato» il revisore Antonio Carmelo Ruggeri. Molto defilate pure le posizioni riguardanti altri revisori: Felice Masci, Luigi Parravano e Giuliano De Matteis. Contestata, inoltre, all’ex liquidatore Fabio Alessandroni, la irregolare tenuta della contabilità. Fin qui la relazione del consulente. Oggi, dunque, si prevede una udienza accesa davanti al gup Elvira Buzzelli con le controdeduzioni.
Un crac da un milione e 400mila euro che è sfociato in dodici richieste di rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta, bancarotta semplice per alcuni degli ex dirigenti e omesso controllo per i revisori del conti. Va precisato che questo sodalizio, che raggiunse i vertici della C1, è fallito e non ha nulla a che spartire con l’attuale club. Una situazione contabile assai complessa al punto che dopo la richiesta di rinvio a giudizio è stata disposta una consulenza che di fatto sostiene in buona parte le tesi dell’accusa.
Per l’ex presidente Michele Passarelli il consulente ritiene che in linea di massima ci siano riscontri a conferma della distrazione di cospicue somme dal patrimonio sociale. Il discorso è analogo, ma le somme contestate sono inferiori, per l’imprenditore Eliseo Iannini il quale subentrò a Passarelli alla guida della società. Va detto che Iannini non è stato mai nominato presidente della squadra rossoblù ma secondo la procura lui è stato amministratore di fatto del sodalizio. Il perito, Massimo Mancinelli, invece, sembra tirare fuori dai guai due ex dirigenti i quali a suo avviso non hanno sottratto nulla dal patrimonio della società fallita a prescindere da dichiarazioni rese da alcuni testimoni ma ritenute di alcun significato. I due ex dirigenti sono Lorenzo Perrone e Manlio Iorio. Ci sono poi le posizioni dei revisori dei conti.
Secondo il perito le contestazioni mosse nei loro confronti appaiono sussistenti ma precisa pure che tra di essi ci sono differenti livelli di responsabilità. Omissioni di controllo sono contestate a Rosanna Di Gioacchino, Pietro Gregori e Carlo Pellini. «Scagionato» il revisore Antonio Carmelo Ruggeri. Molto defilate pure le posizioni riguardanti altri revisori: Felice Masci, Luigi Parravano e Giuliano De Matteis. Contestata, inoltre, all’ex liquidatore Fabio Alessandroni, la irregolare tenuta della contabilità. Fin qui la relazione del consulente. Oggi, dunque, si prevede una udienza accesa davanti al gup Elvira Buzzelli con le controdeduzioni.