Federico: scrutatori scelti pure dai partiti del centrosinistra

Il sindaco accusa: si sono tirati indietro all’ultimo momento Tra i nominati anche persone che hanno un’occupazione

SULMONA. Anche il centrosinistra avrebbe partecipato attivamente all’individuazione dei nomi degli scrutatori per le prossime elezioni politiche in programma il 24 e il 25 febbraio. Lo ha affermato il sindaco Fabio Federico sostenendo che la scelta di procedere alla nomina degli scrutatori invece del sorteggio, è stata presa in pieno accordo con il rappresentante dell’opposizione, Luciano Marinucci. «All’ultimo momento si sono tirati indietro», afferma il primo cittadino, «e a quel punto non ce la siamo sentiti di tornare a un sistema, quello del sorteggio, che in passato aveva favorito intere famiglia. Moglie, marito e due figli che avevano già un’occupazione e che per fare gli scrutatori, hanno dovuto assentarsi dal posto di lavoro rappresentando un ulteriore costo per la collettività». Il sindaco ha quindi ribadito che il criterio utilizzato in questa circostanza è stato quello di privilegiare i giovani per riavvicinarli al mondo della politica, favorendo nel contempo le donne, da sempre penalizzate nel mondo del lavoro. «Posso dire che abbiamo dovuto fare tutto in poche ore», spiega Federico, «e non abbiamo avuto il tempo di controllare i dati Isee di ognuno dei prescelti. Ma penso di aver fatto un buon lavoro senza favoritismi di parte». Purtroppo le persone escluse dalla lista la pensano in maniera diversa; e non solo loro. Nell’elenco, anche questa volta, figurano intere famiglie con addirittura quattro componenti dello stesso nucleo familiare. Ci sono figli di imprenditori che, rispetto ad altri giovani disoccupati, non hanno gli stessi problemi economici. Figli di carabinieri e poliziotti, addirittura due sorelle in un caso, e figli e parenti di agenti di polizia penitenziaria. Anche se la parte del leone l’hanno fatta i dipendenti comunali che sono riusciti a piazzare molti loro familiari. Anche qui, in una circostanza, quattro componenti della stessa famiglia. Un funzionario ha sistemato figlia e sorella mentre un assessore la cognata. E per non farsi mancare nulla il sindaco e gli altri componenti della commissione elettorale hanno voluto tra gli scrutatori anche un’estetista, la cassiera di una macelleria, un musicista e una giornalista. Ma anche il centrosinistra avrebbe inserito i suoi. Un esponente del Pd addirittura la moglie mentre un altro la fidanzata. «Ho parlato con Cialente», prosegue, «e anche lui mi ha detto di trovarsi d’accordo con me e di aver adottato lo stesso criterio. Cosa che aveva scelto di fare anche il centrosinistra sulmonese per poi tirarsi indietro». A dire il vero anche il centrosinistra era diviso sul da farsi. Dopo aver indicato alcuni nomi anche per alcuni partiti della coalizione che ha detto di voler appoggiare, (Sulmona democratica, Udc e Rialzati Abruzzo), Luciano Marinucci (Psi), membro effettivo della commissione elettorale, non si è presentato all’appuntamento lasciando tutto nelle mani del membro supplente Peppino Ranalli (Idv), vincitore delle primarie e candidato sindaco per il centrosinistra alle prossime amministrative di Sulmona. Ranalli ha deciso di fatto di non partecipare alla ratifica degli scrutatori che di fatto erano stati già individuati il giorno prima.

Claudio Lattanzio

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