Fermata la gang degli egiziani: in sei tentano di rapinare 17enne
Quattro giovani arrestati, altri due scappano. Minorenne circondato e terrorizzato con i coltelli Volevano rubare pochi euro e un telefonino, ma un passante dà l’allarme e fa intervenire i carabinieri
L’AQUILA. Lo hanno circondato in sei, minacciato con dei coltelli e picchiato, nel tentativo di rubargli pochi euro e un telefonino. A dare l’allarme è stato un passante che ha assistito all’episodio di violenza, l’ennesimo, consumatosi in pieno centro storico ai danni di un 17enne ospite di una casa famiglia in città. Quattro persone, tutte di nazionalità egiziana, sono state fermate e arrestate; altre due sono riuscite a scappare e, per ora, a far perdere le tracce. Vengono ricercate. Tutto è avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì.
In carcere, dopo la convalida dell’arresto decisa dal gip del tribunale dell’Aquila, Marco Billi, sono finiti M.K., M.H., E.M.M. e A.O.A., di età compresa tra i 20 e i 24 anni. Si trovano rinchiusi nel penitenziario di Lanciano, accusati di tentata rapina. I quattro, stando ai primi accertamenti, sono senza fissa dimora. Si sta verificando se abbiano alle spalle analoghi episodi di violenza, in città o altrove.
La gang di egiziani è stata bloccata dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile e delle stazioni di L’Aquila, Assergi e Sassa, coordinati dal comando compagnia. I militari dell’Arma, interventi alla richiesta di aiuto arrivata al 112, hanno fermato, in pieno centro storico, quattro delle sei persone che, a piedi, si disperdevano per i vicoli subito dopo aver tentato di sottrarre, con botte e minacce con l’uso di coltelli, poche decine di euro e uno smartphone posseduti dalla giovane vittima, individuata casualmente tra i passanti.
Prima di essere raggiunti e bloccati, i fuggitivi hanno lasciato cadere in terra due coltelli a serramanico, recuperarti e sottoposti a sequestro, insieme a pochi grammi di stupefacente del tipo hascisc, ugualmente gettati durante la corsa.
Gli equipaggi intervenuti, uno dei quali già in pattugliamento nell’ambito cittadino, hanno bloccato sul nascere il tentativo della rapina, contestualmente denunciata dall’aggredito e successivamente formalizzata negli uffici del comando provinciale. Successivamente il minorenne è stato riaffidato alla casa famiglia. I giovani fermati, invece, sono stati arrestati nella flagranza di reato poiché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del tentativo di rapina ai danni del minore, oltre che di minacce. Arresti disposti dal pm di turno. I quattro sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza del comando dei carabinieri e ieri, dopo la convalida del gip, sono stati accompagnati a Lanciano. Sono in corso accertamenti per identificare i due giovani fuggiti, presumibilmente sempre egiziani. Quella dei carabinieri rappresenta una importante risposta ai frequenti fenomeni di bullismo che si verificano in città. «Un abbraccio alla giovane vittima della tentata rapina avvenuta in pieno centro storico e un sentito ringraziamento ai carabinieri per il pronto intervento». Così il segretario regionale della Lega Giovani e assessore aquilano Francesco De Santis. Che aggiunge: «Grazie all’importante lavoro portato avanti da Matteo Salvini al Viminale, come ministro degli Interni, in Italia si sta riuscendo a rendere difficile la vita ai criminali che scambiano la nostra Nazione per un parco giochi della violenza. Fondamentali per questo i Decreti sicurezza».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
In carcere, dopo la convalida dell’arresto decisa dal gip del tribunale dell’Aquila, Marco Billi, sono finiti M.K., M.H., E.M.M. e A.O.A., di età compresa tra i 20 e i 24 anni. Si trovano rinchiusi nel penitenziario di Lanciano, accusati di tentata rapina. I quattro, stando ai primi accertamenti, sono senza fissa dimora. Si sta verificando se abbiano alle spalle analoghi episodi di violenza, in città o altrove.
La gang di egiziani è stata bloccata dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile e delle stazioni di L’Aquila, Assergi e Sassa, coordinati dal comando compagnia. I militari dell’Arma, interventi alla richiesta di aiuto arrivata al 112, hanno fermato, in pieno centro storico, quattro delle sei persone che, a piedi, si disperdevano per i vicoli subito dopo aver tentato di sottrarre, con botte e minacce con l’uso di coltelli, poche decine di euro e uno smartphone posseduti dalla giovane vittima, individuata casualmente tra i passanti.
Prima di essere raggiunti e bloccati, i fuggitivi hanno lasciato cadere in terra due coltelli a serramanico, recuperarti e sottoposti a sequestro, insieme a pochi grammi di stupefacente del tipo hascisc, ugualmente gettati durante la corsa.
Gli equipaggi intervenuti, uno dei quali già in pattugliamento nell’ambito cittadino, hanno bloccato sul nascere il tentativo della rapina, contestualmente denunciata dall’aggredito e successivamente formalizzata negli uffici del comando provinciale. Successivamente il minorenne è stato riaffidato alla casa famiglia. I giovani fermati, invece, sono stati arrestati nella flagranza di reato poiché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del tentativo di rapina ai danni del minore, oltre che di minacce. Arresti disposti dal pm di turno. I quattro sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza del comando dei carabinieri e ieri, dopo la convalida del gip, sono stati accompagnati a Lanciano. Sono in corso accertamenti per identificare i due giovani fuggiti, presumibilmente sempre egiziani. Quella dei carabinieri rappresenta una importante risposta ai frequenti fenomeni di bullismo che si verificano in città. «Un abbraccio alla giovane vittima della tentata rapina avvenuta in pieno centro storico e un sentito ringraziamento ai carabinieri per il pronto intervento». Così il segretario regionale della Lega Giovani e assessore aquilano Francesco De Santis. Che aggiunge: «Grazie all’importante lavoro portato avanti da Matteo Salvini al Viminale, come ministro degli Interni, in Italia si sta riuscendo a rendere difficile la vita ai criminali che scambiano la nostra Nazione per un parco giochi della violenza. Fondamentali per questo i Decreti sicurezza».
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